I cento migliori dischi del prog italiano
Sei anni di pura creatività musicale
Solo i nomi dei gruppi meritano attenzione: si chiamavano per esempio Acqua Fragile, Perigeo, Madrugada, Locanda delle Fate, Goblin, Cervello, accanto ai più famosi Osanna, New Trolls, Balletto di Bronzo e Orme. E la loro musica, catalogata sotto l'etichetta di progressive, ormai fa parte dei grandi classici.
Siamo negli anni 70 e in particolare nei primi sei anni di quella decade, quando l'Italia si dimostra un potenza creativa nel settore. Almeno così la pensa Mox Cristadoro, musicista, discografico e appassionato autore del libro I cento migliori dischi del progressive italiano, uscito da poco per Tsunami edizioni: «Questa guida all'ascolto prende in analisi una stagione musicale particolarmente prolifica ed emozionante, che ha avuto il suo vertice tra il 1971 e il 76», dichiara.
Le declinazioni regionali sono tante, dalla Sicilia al Veneto, e le produzioni tantissime. Per questo occorre affidarsi a una guida per scoprire (o riascoltare) questa musica, così strana, psichedelica e sperimentale. Quella proposta in questo volume ha l'intento di mostrare chiaramente quanto il prog rock abbia rappresentato «uno straordinario e ideale anello di congiunzione tra la maestosità della musica classica e il rumoroso canto di rabbia del punk». Parola di Mox.
Cento è un numero tondo, perfetto per chi vuole fare un'immersione ragionata in un'epoca e in una filosofia musicale. Proponiamo un assaggio, a partire dalla cronologia.
1970 - Circus 2000 due lavori magnifici, a partire dai loro cartonati e coloratissimi involucri. Psichedelia, basi jazzate ed elementi dark compongono l'elemento progressive, ma i ritmi tribali della batteria li rendono dischi all'avanguardia.
1971 - è l'anno in cui i Delirium pubblicano Dolce Acqua, album perfetto ed emozionante, i New Trolls il loro Concerto Grosso, pietra miliare per gli appassionati, gli Osanna arrivano con L'uomo, definito «un album di grande rock dall'alchimia unica e atemporale», e Claudio Rocchi con Volo magico n°1, per Mox opera seminale, profumata di psichedelia, con gemme cantautoriali. Ma ci sono anche I giganti, Il rovescio della medaglia e i The Trip.
1972 - Franco Battiato fa il suo ingresso con Pollution e dimostra di essere «un vero genio della commistione elettroacustica, sfruttata come base di testi inusuali, fantastici e scientifici», come scrive l'autore. E poi, Banco del mutuo soccorso con l'omonimo disco che verrà subito catalogato come un clamoroso esordio, i Garybaldi, con la chitarra hendrixiana di Bambi Fossati e Alan Sorrenti con Aria, «un'immortale manifesto di poesia sonora e psichedelia»
1973 - Arrivano gli Area con Arbeit Macht Frei: Demetrio Stratos sfodera tutta la sua potenza vocale in un disco dirompente: «il gruppo è un assemblaggio di musicisti cosmici (...) dalla strepitosa e incontrollabile natura» scirve Cristadoro. Nello stesso anno, Cervello, Le orme, PFM, L'uovo di Colombo, per citarne solo alcuni.
1974 - Acqua Fragile, gruppo di Parma, presenta il suo primo disco, Mass Media Stars: musica rigorosa, matematica, squadrata, ma piena di cuore. Non avrà molta fortuna, ma merita una posizione di rilievo in questa classifica. Il volo, invece, gruppo nato come mera operazione commerciale con un assemblaggio di musicisti di alto livello e dell'entourage di Lucio Battisti, centra l'obiettivo, con un discreto successo di critica e pubblico. A detta di Cristadoro però, «i due album prodotti dal Volo sono assoluti capolavori».
1975 - Maxophone, nome di un sestetto milanese e del loro album che qui viene definito come un gioiello, che non trovò però i riscontri auspicati.
1976 - Goblin non possono mancare: firmano la colonna sonora del film di Dario Argento Profondo Rosso.
1977 - Uno su tutti, La locanda delle fate. Che viene definito così: «L'ultimo miracolo di una scena ormai dissolta».
Buon ascolto.
Mox Cristodoro, I 100 migliori dischi del progressive italiano, Tsunami edizioni
Nel video, i New Trolls con Concerto Grosso