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«Altro che sgombero. È stata una poliziotta a dirmi dove fosse il Rave»

Uno dei partecipanti al tanto discusso rave party di Viterbo ci racconta come sono andate le cose, tra il camper della droga, due morti ed il lassismo delle forze dell'ordine

«Sono 10 anni che vado ai rave. Solitamente a quelli con poche persone la tendenza della polizia e quella di sgomberarci in modo molto aggressivo al limite della legalità. In quei casi sequestrano tutto compreso il sound. Mentre a quelle grandi non intervengono, come a questo di Viterbo dove i Carabinieri e la Polizia ci guardavano da lontano con il binocolo e lasciavano fare».

Ci vuole poco per capire come mai il Rave Party non autorizzato di Viterbo si sia svolto nella più assoluta tranquillità, basta parlare con chi c'è stato, come Luca.

Luca com'è andato il rave?

«Gli articoli che ho letto riportano informazioni non veritiere. Il rave era ben organizzato e la Polizia che era sul posto si trovava solo su una delle 8 entrate da cui si accedeva al festival. Io quando sono arrivato in zona non sapevo bene dove fosse la festa; è stata una poliziotta ad indicarmi la strada per entrare al rave. Quando siamo andati via ci hanno fatto solo qualche battuta dicendoci puzzate di droga e basta».


tekos Italie 13.08.21www.youtube.com


Che interventi hanno fatto le forze dell'ordine?

«C'era un elicottero dei Carabinieri che sorvolava frequentemente la zona è a volte si abbassava ad altezza d'uomo forse per spaventarci, a me è arrivato così vicino mentre piantavo la tenda che la stava portando via. In più fuori c'era qualche auto di Polizia e Guardia di finanza. So che la Polizia ha preso accordi con gli organizzatori e pensavano che il rave durasse oltre il 23. Non sono state fatte perquisizioni. Non è vero che ci hanno sgomberato; ce ne siamo andati per conto nostro dopo che gli organizzatori, alla morte del secondo ragazzo, hanno deciso di sospendere tutto. "Rave in peace" hanno scritto sulla loro pagina visto le orribili vicende accadute»

Com'era l'ambiente, l'organizzazione, il luogo, i servizi igienici?

«Non c'èra nulla solo sterpaglia e due punti dove prendere l'acqua; nessun servizio igienico. L'invito per arrivare al rave era con le coordinate del posto da seguire su google maps e non si pagava nulla. La maggior dei partecipanti è arrivata con i camper e dei furgoni in affitto. Droga ed alcool erano venduti nei camper. Era disponibile Lsd, Ketamina e un potentissimo allucinogeno che si chiama 2CB che qui è difficile trovare ed arriva dalla Spagna. Sui camper c'era il cartello con i prezzi delle droghe e con altre indicazioni su una pasticca di Xanax venduta per Estasi di cui diffidare. In più c'erano i test usa getta per analizzare le droghe. In pratica sono test rapidi a goccia per evitare di comprare pasticche non buone. C'erano droghe di ogni tipo anche delle pasticche rosse della Casa di carta».

Quanti anni hai e da quanto vai ai rave?

«Ho 30 anni e sono 10 anni che vado ai rave. Solitamente a quelli con poche persone la tendenza della polizia e quella di sgomberarci in modo molto aggressivo al limite della legalità. In quei casi sequestrano tutto compreso il sound. Mentre a quelle grandi non intervengono, come a questa dove i carabinieri ci guardavano da lontano con il binocolo. La mia considerazione dopo tutto questo è che la gente muore ai rave perché lo Stato non ci fa far festa liberamente e noi siamo costretti a nasconderci in condizioni al limite. In questo rave abbiamo creato un paese intero autogestito e fuori da ogni controllo. Ce ne saranno certamente degli altri».

Chi erano i ragazzi morti? Li avevi visti? Li conoscevi?

«Uno era un francese che viveva a Torino è annegato nel lago. I sommozzatori dei Vigili del fuoco quando sono arrivati per il recupero del corpo si sono mantenuti ben distanti da noi. Dopo l'arrivo del Carabinieri, i Vigili del fuoco hanno recintato la zona con un nastro ed il giorno dopo un mezzo dei Carabinieri era fermo dalla parte alta del lago che era piccolo ma profondissimo. L'altro era un ventenne che ha avuto un infarto e l'ambulanza è arrivata dopo 1 e 40 minuti. Avrebbe potuto salvarsi secondo me. Non capisco perché una volta scoperto il rave non ci fosse un'ambulanza pronta ad intervenire in caso di bisogno visto che eravamo in 10mila. E tutti lo sapevano»

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Linda Di Benedetto