Rod Stewart: le 10 canzoni indimenticabili
L’artista anglo-scozzese, che oggi compie oggi 75 anni, si è rilanciato all’inizio degli anni Duemila con cinque album di successo dedicati al glorioso American Songbook
Some guys have all the luck(Alcuni ragazzi hanno tutte le fortune), oltre ad essere una delle canzoni più famose del repertorio di Rod Stewart, è anche il manifesto della sua longeva carriera, le cui fortune non accennano a diminuire.
L’artista anglo-scozzese compie oggi 75 anni, portati splendidamente, con il suo ciuffo biondo platino, i lineamenti da cinquantenne e quella faccia da schiaffi che fa ancora impazzire le signore di tutte le età.
Sono passati 54 anni dalla pubblicazione del suo primo singolo, Good morning little school girl, e da allora il cantante ha venduto oltre 200 milioni di dischi, è stato inserito per ben 2 volte nella Rock and Roll Hall of Fame, ha conquistato sei volte la prima posizione nella classifica degli album più venduti nel Regno Uniti, ha avuto 8 figli da 5 madri diverse, nonché 3 mogli, e oggi riempie ancora i suoi concerti con un pubblico di almeno due generazioni.
Dal 2016, inoltre, è stato nominato ufficialmente Cavaliere di sua Maestà dal principe William.
Stewart ha prestato la sua inconfondibile voce roca e duttile al glorioso American Songbook, regalandosi all’inizio del Duemila una nuova carriera con cinque album di successo e vincendo nel 2004 il suo primo Grammy Award per Stardust: The Great American Songbook Volume III.
Nel 2017 il cantante ha collaborato con i DNCE, gruppo vincitore di numerosi dischi di platino, dando vita ad una rivisitazione di una delle sue canzoni più iconiche di tutti i tempi, ovvero Da Ya Think I’m Sexy.
La sua ultima fatica discografica è Blood Red Roses, trentesimo album solista, pubblicato nel 2018. "Penso sempre di creare album per pochi amici e questo disco ha proprio quell'intimità-ha dichiarato Stewart- La sincerità e l'onestà sono di grande aiuto nella vita, e la stessa cosa vale quando si scrive una canzone".
Vediamo insieme quali sono le 10 canzoni indimenticabili della sua discografia.
1) Maggie may (1971).
La canzone più famosa di Rod Stewart, graffiante folk-rock scritto dallo stesso cantante insieme a Martin Quittenton, è ispirata al suo primo rapporto con una donna più grande di lui. Alle chitarre l’amico di sempre Ronnie Wood, che alcuni anni dopo entrerà nei Rolling Stones.
2) Stay With Me (1971).
Pur essendo tecnicamente una canzone dei Faces, band dove ha militato Stewart prima di intraprendere la sua fortunata carriera solista, Stay with me è diventata negli anni un brano fondamentale del suo repertorio, che non può mancare nel momento più rock dei suoi concerti.
3)Every picture tells a story (1971).
Scandita dall'indimenticabile batteria di Micky Waller, Every picture tells a story è la canzone che apre e che dà il nome a quello che è universalmente considerato il migliore album di Rod Stewart, non a caso classificato da "Rolling Stone" al numero 172 tra i 500 migliori album rock di sempre.
4) Hot legs (1977).
Indimenticabile rock-blues nel quale il cantante celebra la bellezza femminile, di cui è notoriamente un cultore, e in particolare quella delle gambe affusolate. La canzone è stata coverizzata, tra gli altri, da Tom Jones e da Tina Turner.
5) Do Ya Think I'm Sexy? (1978).
Uno dei primi esempi, insieme a Miss you dei Rolling Stones, di disco-rock, che ha suscitato più di una perplessità negli integralisti del rock. Do Ya Think I'm Sexy? è ancora oggi un brano godibilissimo, che ha conosciuto una seconda giovinezza nel 1997 grazie alla versione house degli N Trance, che ha spopolato per un anno nei dancefloor di tutto il mondo.
6)Young turks (1981).
Una curiosa commistione tra rock e synth pop caratterizza questa canzone spensierata e ballabile, scritta da Stewart insieme al batterista Carmine Appice. Young turks viene suonata da radio K-DST nel famoso videogioco Grand Theft Auto: San Andreas.
7) Some guys have all the luck (1984).
Il brano, scritto da Jeff Fortgang, è stato nei piani alti della Billboard Hot 100 sia nella versione dei The Persuaders del 1973 che in quella di Rod Stewart del1984. Quest’ultima incorpora anche il refrain di Ain't got no home di Clarence "Frogman" Henry. La canzone è una delle più rappresentative della sua carriera, non a caso è stata scelta come titolo per l’ultima raccolta del cantante, uscita nel 2008 sull’onda del successo degli album dedicati all’American Songbook.
8) Tonight’s the night(gonna be alright) (1976).
Una delle ballad più sensuali della sua produzione, responsabile di non poche nascite nel 1976, Tonight’s the night(gonna be alright) ha trascinato il suo settimo album A Night on the Town, celebre per la bella copertina ispirata al Bal du Moulin de la Galette di Renoir.
9) This old heart of mine (is weak for you) (1989).
Rod Stewart non ha mai nascosto la sua passione per il soul anni Sessanta della Motown, che emerge in questa splendida cover di This old heart of mine (is weak for you) degli The Isley Brothers. Dopo averla incisa per la prima volta nel 1975, Rod Stewart l’ha riproposta nel 1989 in un duetto con Ronald Isley, prodotto dai due specialisti di hit Bernard Edwards e da Trevor Horn.
10) Sailing (1972).
La canzone, registrata nel 1972 nei leggendari Muscle Shoals Sound Studio di Sheffield, in Alabama, è stata inserita nel fortunato album Atlantic Crossing del 1975. Dal vivo Sailing è uno dei momenti più emozionanti dei concerti di Stewart, dove viene immancabilmente cantata in coro dal pubblico, dalla prima all’ultima strofa.