Samsung Galaxy Note Pro 12.2: non chiamatelo tablet
Arriva in Italia l’extralarge tuttofare con il pennino. Intrattenimento e produttività ai massimi livelli
Quando Samsung lo ha presentato, lo scorso dicembre, in molti credevano che il Note Pro 12.2 fosse solo una versione rivisitata del Note 10.1. Quando lo abbiamo visto durante il test day del 6 marzo ci siamo dovuti ricredere subito per almeno due motivi. Prima di tutto per il design: il Note Pro 12.2 riprende, sia sul fronte che sul retro, la stessa livrea del Galaxy Note 3. Questo vuol dire un aspetto più “serioso” rispetto ai modelli precedenti e soprattutto una cover posteriore in simil-pelle che lo rende estremamente di classe e adatto ad un pubblico decisamente “adulto”.
In secondo luogo, il Galaxy Note Pro è attualmente il device Samsung più potente sul mercato: processore Qualcomm Snapdragon 800 quad-core da 2.3 GHz Krait 400; scheda grafica Adreno 330; 3 GB di RAM, memoria interna da 32 GB (espandibile tramite microSD), modulo LTE e il primo dell’azienda nordcoreana a montare la versione di Android 4.4 KitKat. Insomma se non si tratta di un vero e proprio portatile poco ci manca e il fatto che nella confezione di vendita ci sia già la tastiera che fa anche da cover protettiva, lascia intendere il valore che Samsung dà al suo tablet (ma possiamo chiamarlo così?) extralarge.
Quello che salta di più all’occhio è il grande schermo da 12.2 pollici, in pratica grande quasi un foglio A4, con risoluzione da 2560 x 1600 pixel. Nonostante le dimensioni ridotte, la grandezza del Note Pro si sente tutta nel suo peso: 750 grammi, un record per la categoria, più di qualsiasi iPad, Surface o Xperia visti in giro. Questo rappresenta di certo un certo svantaggio nella “portabilità” del dispositivo che difficilmente si presta ad entrare in borsa o ad essere utilizzato in metro con una mano sola.
Non per nulla il suo target è ben diverso. Il Note Pro si rivolge prima di tutto a chi usa il tablet soprattutto per lavorare. La serie di applicazioni pre-installate portano la produttività sul gigante di Samsung davvero a livelli mai visti prima. Che si tratti di scrivere un documento Word, compilare un Excel o avviare una presentazione PowerPoint, la sensazione è davvero quella di essere davanti ad un notebook, seppur non si utilizzi la suite Office ma un surrogato Android di tutto rispetto. A corredo c’è la S Pen che farà la felicità dei creativi digitali a cui sembrerà di essere dinanzi ad una grande tavola digitale dove imprimere il proprio tocco artistico.
Lo spirito più ludico del tablet non viene di certo meno proprio grazie alla qualità dello schermo e alla possibilità di abbinare al device il gamepad che Samsung aveva pensato principalmente per il Galaxy S4 ma che ritorna più che utile anche su altri device, come il Note Pro, dove davvero risulterebbe difficile (e scomodo) giocare solo con il touch. Per finire ricordiamo come esista anche la possibilità di acquistare un hub esterno che, attaccato all’uscita microsUSB del Note Pro, permette di inserire periferiche USB e un cavo LAN per connettersi alla rete aziendale. Sicuri di poterlo chiamare tablet?
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