Sanremo 2014, vince Arisa
Sul podio anche Gualazzi con Bloody Beetroots e Renzo Rubino
Era partita piano Arisa, poi la sua Controvento, esibizione dopo esibizione ha preso quota fino ad arrivare alla vittoria finale. Dopo di lei Gualazzi e Rubino due sorprese assolute.
Le esibizioni dell'ultima sera sono state oggettivamente le più a fuoco da parte di tutti. Come se dopo tre esecuzioni i Campioni avessero trovato la quadra. Detto questo, rimangono tutte le perplessità sulle canzoni presentate quest'anno.
Tranne qualche rara eccezione si sono ascoltati brani nella media, in qualche caso persino mediocri. Arisa questa sera aveva il piglio di una che voleva vincere. E in effetti la sua Controvento è sembrata decisamente più centrata ed accessibile. Canta Sarcina poi appare Crozza "scudato". Il primo stop alla musica.
Ligabue riporta un po' di sano rock al Festival. C'è anche una strofa di Certe notti, giusto per ricordare che le canzoni che rimangono hanno quel quid che le rende speciali. A seguire le note intense di Il giorno di dolore che uno ha. Con Il sale della Terra le chitarre si prendono tutta la scena. Una botta di adrenalina che ci voleva. A chiuder Per sempre dal best seller Mondovisione già 5 volte disco di platino.
Uno dei pochi verdetti certi del Festival è che Renzo Rubino ha una carriera davanti. Lo ha dimostrato ampiamente.
Era un azzardo ma la scommessa è stata vinta: una delle poche cose che ricorderemo di questo Sanremo è l'incontro tra Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots. Liberi o no è stata una ventata di modernità in un contesto adagiato sul passato. Cristiano De Andrè ha conquistato il Premio della Critica con Invisibili e strappato applausi con Il cielo è vuoto. Per la serie "come si fa spettacolo su un palco" arriva Stromae, una marziano all'Ariston.