Sara Porro, Manuale di sopravvivenza amazzonica per signorine di città
Viaggio di una big city girl a diecimila chilometri da Milano
È vero che avventurosi si nasce. Ma è pure vero che chi avventuroso non è, oggi l’avventura se la può agevolmente procurare. Sono i vantaggi di vivere in un’epoca in cui un viaggio in Amazzonia ha lo stesso grado di esotismo del militare a Cuneo negli anni ’50: pure se l’hai letto su internet che certi frutti sanno di pollo, lo stupore sarà lo stesso di Totò davanti alla bagna càuda. Sara Porro non è avventurosa, ma è una di quelle che le avventure se le procurano. Nel suo Manuale di sopravvivenza amazzonica per signorine di città (pubblicato da EDT) ci racconta come si vive, si mangia e si sopravvive in Perù, fra piranha e sciamani, foglie di coca e giungle.
Scrittori zaino in spalla
Manuale di sopravvivenza ecc. ecc. non è una guida né un diario di viaggio. È l’ultimo nato della collana Allacarta, una collana in cui scrittori contemporanei raccontano il mondo attraverso il cibo. Dopo Paolo Cognetti (USA), Davide Enia (Roma), Marco Malvaldi (Spagna), Andrea Bajani (Germania), Fabio Geda (Giappone) e Giuseppe Culicchia (Cina), è la volta di Sara Porro (Perù), giornalista di cibo, viaggi e costume, nonché uno dei segreti meglio custoditi del giornalismo italiano.
Barocco peruviano
Perché sì, certo, in questo libro le dritte culinarie non mancano (in fondo sono la sua specialità), così come le impressioni sui paesaggi esotici o sugli animali più famelici. Ma il meglio lo troverete altrove. In descrizioni come questa, per esempio: 'La cattedrale di Cuzco sta al barocco italiano come le ville dei Rom ricchi dell’Europa dell’Est stanno alle case degli attori di Beverly Hills: una versione potenziata con gli steroidi, kitsch in modo sfrontato'. O quest’altra: 'Dopo essermi abituata al Giardino dell’Eden delle fruterias in Perù, tornare all’usuale selezione di mele, pere e banane incellofanate del supermercato milanese mi dà la sensazione di vivere nel futuro postapocalittico di un romanzo di Philip K. Dick, dove il fungo atomico ha lasciato solo gli champignon'. Fungo atomico/champignon. Mi spiego? Una cosa è certa, in nessuna guida al mondo troverete mai niente di simile.
A piedi nudi nella giungla
Quella di Sara Porro è una scrittura spiritosa e intelligente, stupendamente aggressiva, ricca di quella sfrontata incoscienza di chi afferra il microfono del Karaoke da ubriaco e scopre di essere un talento. Ed è con questo stesso spirito che la nostra eroina affronta il suo viaggio in Perù, indomita e terrorizzata. Da Lima ad Arequipa senza paura di spettinarsi, da Puno a Cuzco con sprezzo del pericolo, fra giovani donne innamorate e grintose, frutti che sanno di panettone, e guide turistiche dal talento discutibile. Alla conquista dell’Amazzonia, senza neanche bisogno dei tacchi a spillo.