Scandalo Palamara-Csm e quel messaggio (inascoltato) a Davigo del 2016
Dagli archivi di Panorama rispunta un testo con delle domande indirizzate all'allora neo eletto Presidente dell'Anm. E che purtroppo a quanto pare non ha potuto fare nulla
L'hanno chiamato «Magistratopoli», ma è molto peggio: lo scandalo che emerge giorno dopo giorno sulla Verità, l'unico quotidiano che racconta il suk delle correnti giudiziarie contenuto nelle intercettazioni disposte sul cellulare di Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati e membro del Consiglio superiore della magistratura, dovrebbe scuotere in profondità il mondo della giustizia.
Invece molti dei suoi principali (e migliori) rappresentanti tacciono.
Nell'aprile 2016, Panorama aveva indirizzato una specie di «lettera aperta» a Pier Camillo Davigo, appena eletto presidente dell'Anm.
Era un testo, a tratti ironico, che invitava il neo presidente a operare per una svolta radicale della categoria contro il «correntismo» che oggi oscenamente emerge dalle intercettazioni palamaresche.
Panorama sperava in una risposta concreta da parte del magistrato, noto per inflessibilità e durezza morale: quattro anni dopo, purtroppo, è evidente che anche Davigo non aveva potuto farci nulla.
Rileggere oggi quelle pagine, alla luce di quanto sta accadendo, può essere istruttivo.