Sciopero della fame per Fabrizio Corona
All'ex re dei paparazzi negano l'affidamento ai servizi sociali e lui risponde così
Resta in carcere Fabrizio Corona. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto l'istanza avanzata dai legali di Corona - l'avvocato Ivano Chiesa e la collega Antonella Calcaterra - che avevano chiesto l'affidamento in prova ai servizi sociali.
"Era stato chiesto che Corona fosse affidato a una comunità a 180 chilometri di distanza da Milano in un regime molto controllato, perché così operano le comunità" ha spiegato l'avvocato Calcaterra precisando che tutti gli operatori del carcere si erano detti favorevoli all'ipotesi.
Secondo la Corte, invece, i comportamenti tenuti in passato da Corona sarebbero incompatibili con la concessione del regime di affidamento ai servizi sociali e la richiesta avanzata sarebbe se non altro "Prematura".
Proprio in seguito alla violazione delle misure d'affidamento ai servizi sociali ai quali Corona era stato sottoposto due anni fa, l'ex re dei paparazzi è tornato in carcere lo scorso ottobre.
Le forze dell'ordine avevano trovato 1.700.000 euro in contanti nascosti nel controsoffitto della casa della sua collaboratrice Francesca Persifrutto di incassi non ancora dichiarati.
Le motivazioni del Giudice
Il Giudice di Sorveglianza, Beatrice Crosti, ha motivato così la decisione: "Ci sono concreti elementi che testimoniano la attuale pericolosità sociale" di Corona e ha citato le "plurime violazioni delle prescrizioni" come quando nel gennaio 2016 è stato trovato in auto "In compagnia di pregiudicati" e, in seguito, alla guida di una moto senza patente. Nel documento vengono anche citate le vacanze a Capri del maggio 2016 con la fidanzata "Senza autorizzazione" e "Le assenze del Corona ai colloqui al Sert" e ai "Controlli tossicologici".
La reazione della difesa
"Tutti quanti ci aspettavamo che Fabrizio potesse tornare a casa dopo la sentenza positiva a suo favore o almeno che potesse andare ai servizi in comunità - ha dichiarato l'avvocato Chiesa a Mattino Cinque -. Per questo motivo, io e l'avvocato Calcaterra abbiamo presentato un'istanza in silenzio affinché Fabrizio Corona potesse ripartire da dove ci eravamo interrotti.
Ieri, il magistrato di sorveglianza di Milano ha detto no. Corona resta in carcere. Sono senza parole. Siamo tutti senza parole. Siamo sotto choc".
Lo sciopero della fame
In seguito alla decisione del Tribunale Fabrizio Corona avrebbe iniziato uno sciopero della fame in prigione. Il suo avvocato vorrebbe dissuaderlo, ma l'ex agente vip sarebbe irremovibile.
"Gli ho detto di ragionare, di non fare così ma lo conosco, ha un carattere molto forte ed è un uomo molto determinato e secondo me lo farà e quando lo farà lo farà fino alla fine perché lui dice che ora si sente un sequestrato. Ha fatto di tutto: è stato buono, è stato zitto, abbiamo fatto il processo subendo di tutto, abbiamo fatto l'istanza, si è fatto il mese d'agosto in carcere con 50 gradi e ha non ha mai detto niente. Ora dicono no alla scarcerazione, è veramente tutto molto difficile da accettare".
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