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(Ansa)
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Le scuole riaprono ma molte sono in edifici poco sicuri

Nella sola Roma metà delle scuole andrebbe chiusa secondo presidi ed associazioni di docenti e studenti

Oggi hanno riaperto le scuole e sono in molti a chiedersi quante di queste siano state messe in sicurezza. Infatti quest’anno se da una parte diversi istituti sono stati chiusi (perché ritenuti inagibili) ne restano molti altri aperti nonostante siano privi di tutte le certificazioni previste. Eppure nel corso degli ultimi anni ci sono stati moltissimi incidenti. Solo dal 2013 al 2021, si sono verificati 361 crolli nelle scuole in cui sono rimaste ferite 63 persone. Incidenti che si sono ripetuti anche nel 2022 dove nel solo mese maggio sono avvenuti 4 crolli; uno in un istituto di Latina con tre studenti feriti e poi a Napoli, Trieste e Milano.Un vero proprio bollettino di guerra che si aggrava di anno in anno e che sembrerebbe lasciare la sicurezza degli studenti al caso, perché purtroppo la maggior parte degli edifici scolastici hanno più di 50 anni e la meta è priva di certificazioni di agibilità, staticità e antincendio. Per sistemare le cose quindi sono stati previsti con i soldi del Pnrr la costruzione di nuove scuole, (nonostante in quelle esistenti non riparino nemmeno una porta) e di 100mila aule moderne come annunciato dal ministro Bianchi, in edifici che cadono a pezzi come nel caso di Roma. La capitale vanta oltre il 10% delle scuole d’Italia ma la metà andrebbero chiuse.

In quali condizioni sono le scuole di Roma per il nuovo anno scolastico?

«Non è stato fatto nulla e il 50% delle scuole romane sarebbe da chiudere, se si applicassero fino in fondo le leggi dello stato. Cosa che non accade. L’applicazione delle norme vale solo per bar e ristoranti e poi si chiude un occhio per gli istituiti scolastici privi delle principali certificazioni di sicurezza»- commenta il presidente dei Presidi del Lazio Mario Rusconi

Come sono gli edifici scolastici di Roma?

«La situazione della maggioranza delle scuole romane sfiora l’incredibile. Moltissimi di questi edifici scolastici che sono circa 1500 e rappresentano più del 10% delle scuole italiane, mancano di manutenzione ordinaria e straordinaria. In pratica non si ripara una porta ed un vetro si figuri un solaio. I lavori non vengono fatti perché i municipi non coprono le spese per tutte le scuole un po’ per inadeguatezza dell’organico ma anche per mancanza di fondi. Ci vorrebbero centinaia di milioni di euro»

I fondi del Pnrr non bastano?

«I fondi del Pnrr sono insufficienti e al momento vengono utilizzati in gran parte come da indicazione europea ,per future aule attrezzate e moderne. Lei capisce da se che inserire aule di nuova generazione in scuole vecchissime che rispondono a pochissimi dei criteri di sicurezza previsti dalla legge e che non hanno nemmeno internet (perché manca la fibra) è ridicolo. Ma poi materialmente non abbiamo nemmeno i locali perché spesso sono inagibili o non adattati».

La situazione oggi qual è?

«È semplice non siamo in grado di fornire scuole adeguate alle nuove generazioni che devono studiare. Una situazione che si aggrava man mano che si scende dal centro al sud. Poi c’è anche da evidenziare che quando succedono le tragedie la colpa viene addossata sempre ai presidi, mentre la responsabilità come avrà capito bisogna cercarla altrove».
Il report di Cittadinanza attiva sulle scuole 2021



Secondo i dati presenti ad oggi nell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, gli istituti scolastici ancora privi del certificato di Agibilità sono il 54%, senza Collaudo statico il 39% e senza il certificato di Prevenzione Incendi il 59%17.343 delle scuole pari al 43% del totale, sono in zone ad elevata sismicità.Dal 2013 ad oggi il numero dei crolli censiti è di 361, ed il numero dei feriti 63.Il fenomeno delle classi con un numero eccessivo di alunni, è cresciuto in modo esponenziale a causa dell’introduzione del DPR 81 del 2009, che ha recepito la cosiddetta Legge Tremonti-Gelmini. Da allora i Governi che si sono succeduti non hanno fatto nulla. I fondi del Pnrr 2021-2026 sono di 12,66 miliardi di cui solo 800 milioni per la riqualificazione/sostituzione edifici; 3,9 miliardi per la messa in sicurezza e 2,1 miliardi per 100mile aule moderne.

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Linda Di Benedetto