Un secolo fa la prima battaglia di Ypres
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Un secolo fa la prima battaglia di Ypres

Combattuta a cavallo tra la fine di ottobre e la prima metà del novembre 1914, chiude la prima fase della guerra sul fronte occidentale

La prima battaglia di Ypres può essere considerata la coda della prima battaglia del Marna e della successiva "corsa al mare" per il controllo dei porti sulla Manica. La cittadina di Ypres, nelle Fiandre, era un nodo viario e logistico di grande importanza strategica. 

Ad attaccare per primi furono gli Alleati, nell'estremo tentativo di aggirare lo schieramento tedesco dopo che il fronte si era allungato e stabilizzato in direzione della costa. Tra il 21 e il 25 ottobre l'offensiva si estese per un fronte di circa 50 km verso Bruges. 

Avvicendamento delle riserve
Ancora una volta entrò in azione l'efficace artiglieria pesante tedesca che sbarrò la strada ai franco-britannici, costringendoli ad un rapido avvicendamento delle riserve reso molto difficoltoso dalla natura del terreno.

Le truppe del Kaiser ne approfittarono, passando alla controffensiva il 31 ottobre. La cittadina di Ypres, presidiata dagli Alleati, fu sottoposta ad un intensissimo bombardamento tedesco specie nel più debole settore del Corpo di Spedizione Britannico.

Fronte stabilizzato
Quando il fronte cominciava a cedere, i comandanti alleati Foch e French decisero di resistere ad oltranza.  Iniziò uno scontro violentissimo con gli Alleati che furono in grado di reggere l'urto grazie all'intervento tempestivo del XVI corpo d'armata Francese guidato dal generale Vidal. Nei giorni successivi e fino al 18 novembre fu un susseguirsi di attacchi e contrattacchi violentissimi ma senza un esito definitivo.

Fino a che, anche in questo frangente, il fronte dovette stabilizzarsi sulle rispettive posizioni al prezzo di oltre 160.000 perdite tra morti feriti e dispersi franco-britannici e oltre di più di 130.000 tedeschi.

La prima battaglia di Ypres. Ottobre 1914

Gallica.bnf.fr
Reparto di fanteria belga in posizione di tiro presso Ypres.

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Edoardo Frittoli