SEI UN UOMO SARCOPENICO ?
Il tuo cuore è un muscolo che non ha innervazione, non si sente ma può stare male. Le malattie del sistema circolatorio (infarto ed ictus) costituiscono la principale causa di morte nel nostro Paese, essendone responsabili per il 44%(Istituto Superiore di Sanità), abbiamo chiesto a tre illustri uomini che sul cuore sanno tutto, d’informarci. Così i cardiochirurghi Antonio Sagone, Claudio Russo e Maurizio Viecca si sono espressi.
I fattori che concorrono al rischio cardiovascolare sono numerosi e di differenti livelli; tenendo conto della familiarità. Per Viecca l’ereditarietà anche del diabete, per Russo oltre alla genetica lo stile di vita e in modo particolare l’alimentazione, per Sagone il processo d’invecchiamento, l’involuzione di un tessuto , un processo fibrotico, deve essere rilevato e messo a punto. Non dimentichiamoci che un organo, se non tenuto bene, può invecchiare prima di un altro. Un fenomeno esogeno o endogeno involutivo. Per tutti e tre l’attività fisica adeguata è un fattore di cura.
Risultato il cervello e il cuore devono essere conservati al meglio, altrimenti si ammalano.
Sagone e Russo rilevano lo stress psico-fisico ora anche a 35 anni. Basta pensare che le aritmie e la fibrillazione atriale era patologia anni fa solo dai 65 ai 90 anni, oggi sempre più giovani, sono “inquinati” dall’ambiente di lavoro, dalle città, da una alimentazione junk e fast food. Non si deve mangiare in piedi, agitati. Prenderci cura di noi è molto importante. Noi siamo davvero dentro e fuori, autori della nostra salute.
Nella fascia di età compresa tra i 35 e 79 anni, più del 50% di uomini e il 40% di donne sono ipertese (Dati Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute), la metà dei casi di malattie coronariche, può essere attribuito alla mancanza di attività fisica e ad uno stile di vita sedentario. Un uomo sarcopenico (quelli che sono fatti a pera), non muovendosi mai, con il passare del tempo , perdono ulteriore massa muscolare e immettono massa grassa.
E’ necessario,quindi, senza eccessi, con costanza, pensare che il cuore è un muscolo scheletrico e necessita di attività aerobica e anaerobica, prima viene allenato e prima migliora. Se una persona lo fa sempre, addirittura può migliorare. Si sono viste persone ultra 70 enni (vedi Giorgio Armani), diventare in età matura ancora più belli, in salute e tonici, grazie ad un moderato ed equilibrato esercizio fisico.
Viecca precisa l’importanza dell’alimentazione e degli antiossidanti sia come integratori che per una dieta sana, frutta e verdura e consiglia quella colorata di viola, come i mirtilli, le more, i lamponi e il cioccolato fondente, non in eccesso, ma un po’ aiuta il cuore e l’umore. Il prof si confida che in casa ha una cyclette e tutto è un problema culturale. Il vero “fisicato” è Sagone e sono certa che lui non sgarri, attento al fisico sostiene e propone una stress- clinic con uno “ stressometro” all’interno che ci possa far sapere, misurando determinati parametri, quanto siamo intossicati dal lavoro, dall’ambiente e dalle cattive abitudini. Così Russo conclude attenti al colesterolo, la dieta deve essere bilanciata, povera di grassi, e così le arterie avranno poco colesterolo, in particolare a livello coronarico o carotideo.
Ma molti pazienti diabetici, cardiopatici o con problemi metabolici, si astengono dallo svolgere attività fisica perché temono di non essere in grado o addirittura che il movimento, soprattutto se hanno subito un intervento, sia dannoso, invece è parte integrante della cura.
Per ovviare a questi problemi nasce una nuova realtà “Take Care”, un centro polifunzionale con il progetto Medical Fitness cardio, un percorso personalizzato che coniuga attività fisica e controlli medici periodici, per aiutare ad uno stile di vita sano e senza paure.