Sicilia, terra dell'antipolitica e di imprenditori eroi
A Palermo per Panorama d'Italia Giuseppe Sottile presenta il quadro a tinte fosche della situazione della Regione in totale assenza delle istituzioni
“Stiamo girando tutta l’Italia, ma questa è la prima Regione nella quale non è stato possibile confrontarsi col governatore”. Con queste parole il direttore di Panorama Giorgio Mulè ha introdotto il dibattito dal titolo “Sicilia, le imprese di oggi e lo sviluppo di domani. Imprenditori a confronto" che si è svolto nella sala convegni di Confindustria Palermo, uno degli eventi del tour Panorama d’Italia.
Un incontro utile a fare il punto sullo stato di salute e sulle prospettive delle imprese siciliane. “Ma fare impresa in Sicilia – ha subito incalzato uno dei relatori, il direttore di Livesicilia Giuseppe Sottile - è come provare a fare impresa in una riserva indiana, dove ognuno è al riparo grazie a uno Stato che sovvenziona tutti”.
Il giornalista ha dipinto un quadro a tinte fosche, dove è difficile scovare un segnale di speranza. “In Sicilia – ha proseguito infatti Sottile – abbiamo assistito alla nascita di quattro governi in tre anni, al cambiamento di 42 assessori. E adesso apprendiamo che forse serve un nuovo rimpasto. Qui la politica è morta e sepolta. Anzi, è in una fase di evidente decomposizione”.
Un fallimento, un decadimento che non risparmia nessuno: “Da un lato, a Palazzo d’Orleans – spiega Sottile – c’è un governatore, Rosario Crocetta, che non sa dove si trova e che crede di poter gestire le cose come se fosse ancora il sindaco di Gela. Dall’altro, c’è un’Assemblea regionale retorica, dispendiosa, inutile e anche "asina", visto che non riesce a fare una legge che non venga bocciata in ogni suo articolo”.
E gli sviluppi di questa situazione appaiono facilmente prevedibili: “Tra politica e antipolitica – ha detto Sottile – sta chiaramente prevalendo la seconda. In un quadro disarmante, dove la Sicilia è sempre più un’Isola isolata. E questo ovviamente riguarda anche le imprese. Come si può mantenere – ha chiesto il giornalista – l’autonomia dell’impresa se non esiste nemmeno un governo?”.
Gli imprenditori presenti hanno provato a raccogliere gli interrogativi avanzati da Sottile. “Sono stato vicino a Crocetta – ha detto il presidente dell’azienda Sicily by car, Tommaso Dragotto – ma la situazione in cui ci troviamo oggi è sotto gli occhi di tutti. Queste giunte che cambiano in continuazione dimostrano che non esiste una intesa politica. La Regione oggi non funziona, ma non funzionava nemmeno quando i presidenti erano altri. Adesso – ha aggiunto l’imprenditore – alla Sicilia non resta che puntare sui Fondi europei. Spero che non si perda anche questo treno. Di sicuro gli industriali non dovrebbero rimanere inerti di fronte a questa politica fallimentare”.
Secondo Riccardo Damiano, Ceo di Damianorganic, azienda che si occupa del settore della produzione e della conservazione della frutta secca, “il fatto di descrivere in questo modo la politica è già un buon punto di partenza, vuol dire che gli imprenditori iniziano ad averne piena consapevolezza”.
Ma non basta. “Non vedo – ha insistito Sottile – come la situazione attuale della Sicilia possa prestarsi alla speranza. Se qualcuno cerca il dialogo con le istituzioni trova dovunque un muro di gomma. Se paragonassimo queste istituzioni a una impresa dovremmo sancirne il fallimento. E invece non c’è nemmeno alcun rossore, alcuna vergogna. Nessuno che dica: ‘Ho fallito, me ne vado’. Staranno tutti lì – ha aggiunto – abbarbicati fino a fine legislatura. L’imprenditore che nonostante tutto questo riesce a crescere – ha concluso Sottile - deve essere considerato un eroe”.