Simest presenta la "Misura Africa"
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Simest presenta la "Misura Africa"

Lo strumento, operativo dal 25 luglio, prevede 200 milioni di euro per il potenziamento dei rapporti fra l’Italia e il Continente, con una duplice finalità: il supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l’innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.

Liquidità indirizzata agli investimenti per la transizione digitale ed ecologica, rafforzamento patrimoniale, acquisto di beni e macchinari strumentali, realizzazione di strutture commerciali e produttive in Africa.Finanziabili anche le spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano, e quelle delle imprese italiane che esportano beni e servizi, o che si approvvigionano di materie prime strategiche.Misura rivolta anche alle imprese italiane della filiera.Quota a fondo perduto del 10% estendibile fino al 20% per le imprese localizzate nel Mezzogiorno e risorse riservate per le imprese femminili e quelle giovanili, oltre a Start-up e PMI innovative. Roma, 23 luglio 2024 – Con un intervento in apertura del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, è stata presentata oggi alla Farnesina la “Misura Africa”, riserva da 200 milioni di euro di finanza agevolata nell’ambito del Fondo 394, strumento gestito da SIMEST (Gruppo CDP) in convenzione con il MAECI.

All’evento sono intervenuti inoltre il sottosegretario al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Maria Tripodi, i vertici di SIMEST, il presidente Pasquale Salzano e l’amministratore delegato Regina Corradini D’Arienzo, oltre al presidente di ICE, Matteo Zoppas, al presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco, e al consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei Ministri e coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio. È intervenuto inoltre Marco Checchi, amministratore delegato di Pelliconi Spa. Il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha dichiarato: "L ’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica. Per questo siamo impegnati attivamente, anche attraverso il Piano Mattei, a rafforzare il dialogo reciproco per una vera e propria sinergia fra l’Italia e il Continente. La misura che presentiamo oggi si inserisce in questo quadro perché punta ad un duplice obiettivo: da un lato, favorire per le imprese italiane, lo sviluppo di investimenti e di nuove partnership, garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento; dall’altro lato, sostenere, a favore dei paesi africani, l’attrazione di investimenti con focus su innovazione e formazione per una crescita sostenibile e duratura».

La liquidità fornita sarà indirizzata alla realizzazione di investimenti a sostegno dei processi di transizione digitale ed ecologica e per il rafforzamento patrimoniale, all’acquisto (anche in leasing) di beni e macchinari strumentali o alla realizzazione di strutture commerciali e produttive in Africa, a beneficio di tutte le imprese italiane che esportano beni e servizi, che si approvvigionano di materie prime strategiche e di altri prodotti o che abbiano una presenza stabile in Africa, e delle imprese italiane della filiera.
Inoltre, attraverso le risorse del Fondo, le imprese italiane e loro controllate in Italia o in Africa potranno finanziare le spese di formazione professionale realizzate in Italia o in Africa di personale africano (incluse le spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).

La misura si completa con una serie di incentivi per le imprese che realizzano progetti in Africa nell’ambito di 5 degli strumenti di finanza agevolata già esistenti. Sarà possibile, infatti, ottenere il cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Mezzogiorno, e fino al 10% per tutte le altre, richiedendo un finanziamento che abbia una delle seguenti finalità:
l’apertura di strutture promozionali in Africa ivi incluse strutture adibite alla formazione del personale africano da inserire nell’ambito della struttura; la realizzazione di piattaforme e-commerce per i mercati africani; l’inserimento in azienda di un Temporary Manager con focus sull’internazionalizzazione nel continente africano; la partecipazione a fiere ed eventi di sistema in Africa, o in Italia con focus sull’Africa; l’ottenimento di certificazioni (ad esempio di prodotto o sostenibilità) e consulenze e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione in Africa, includendo anche in questo caso la possibilità di finanziare la formazione del personale africano in Africa o in Italia e le relative spese connesse (spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le eventuali spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul Portale SIMEST a partire dal 25 luglio 2024.

“La misura Africa si inserisce in una strategia molto più ampia che la Farnesina, guidata dal Vicepresidente Antonio Tajani in particolare, ha inaugurato a gennaio con il vertice Italia-Africa e proseguita a maggio con il forum di dialogo imprenditoriale Italia-Africa". "Oggi con la misura Africa - aggiunge Salzano - rendiamo concreto quel messaggio partito da gennaio e soprattutto lo rendiamo concreto con un messaggio di impatto. Le misure di finanza agevolata di SIMEST, abbiamo calcolato, che hanno portato ad un incremento dello 0,5% del Pil italiano, quindi un impatto concreto, reale, particolarmente significativo".

L'ad di SIMEST, Regina Corradini D'Arienzo, ha dichiarato: "La Misura Africa ha la finalità di supportare non solo le imprese che esportano nel Continente ma anche quelle che importano. Si tratta di un’innovazione importante visto il ruolo che riveste l’Africa per la presenza di materie prime strategiche, fondamentali per il processo di transizione green. Una misura che finanzia anche la formazione sia in loco sia in Italia, facendo crescere la comunità locale. Lo strumento si rivolge anche alle imprese più piccole delle filiere, a conferma dell’impegno del Sistema Italia a supporto del tessuto imprenditoriale, soprattutto delle PMI".

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Redazione Panorama