Smartphone e Tablet, cinque app per evitare l'insonnia da schermo
L'esposizione notturna a schermi e display crea disturbi per il sonno, è una cosa nota da tempo. Negli ultimi tempi però sono spuntate alcune app che regolano automaticamente la configurazione dello schermo a seconda dell'ora della giornata
“L’eccessiva esposizione a fonti di luce negli orari notturni, il che include l’utilizzo di dispositivi elettronici multimediali, può ostacolare il sonno o esacerbare problemi d’insonnia, in particolare nei bambini e negli adolescenti.” Sono le parole con cui l’AMA (American Medical Association) riassume un’ingente mole di studi che attestano una correlazione inequivocabile tra l’utilizzo di dispositivi con schermo e l’insonnia.
In particolare, diverse ricerche concordano nello stimare che due ore di esposizione a schermi luminosi nelle fasce orarie notturne provoca un ritardo dell’insorgenza del sonno di circa un’ora. A quanto pare, infatti, l’esposizione a un’eccessiva quantità di luce impedisce al cervello di avviare le procedure metaboliche necessarie ad assicurarti una sana e provvida sonnolenza.
Beh, dirà qualcuno, se il problema è questo, basta diminuire la luminosità dello schermo, non c’è bisogno di scaricare app inutili. Purtroppo le cose non sono così semplici. Il fatto è che non è tanto l’esposizione alla luce a mandarti il sonno in vacca, quanto l’esposizione a un certo tipo di luce, nello specifico: la luce di colore blu con una lunghezza d’onda compresa tra 460 e 480 nanometri. Per l’appunto, quella prodotta da smartphone, tablet e schermi di computer. La colpa è di un fotopigmento, la melanopsina, presente nelle cellule neurali della retina, che funge da sensore per i cambiamenti di luce e ha il compito di segnalare al cervello se sia giorno o notte.
In poche parole, portandoti a letto il tuo smartphone o lavorando fino a tardi sul tuo laptop, le cellule neurali della tua retina informano il cervello che senza dubbio il sole è ancora alto, il che significa che la notte è ancora lontana, perciò occorre evitare pericolose sonnolenze.
Per fortuna, negli ultimi tempi si stanno diffondendo una serie di applicazioni specificamente studiate per ovviare a questo problema. Ne abbiamo selezionate 5.
1. F.lux
È uno dei software di più recente creazione ed è ideato appositamente per chi vuole risolvere il problema dell’insonnia da schermo una volta per tutte, senza dover intervenire volta per volta a regolare i colori e la luminosità dello schermo. Una volta installato, F.lux regola automaticamente il tuo schermo a seconda dell’ora della giornata, passando da una luminosità e un settaggio cromatico normale durante il giorno, a una configurazione più opaca e orientata verso il bianco e il giallo, man mano che ci si avvicina alla notte. È possibile regolare questa transizione in modo che avvenga in modo impercettibile, o anche sospenderla per brevi periodi nel caso si abbia bisogno di lavorare con una configurazione cromatica attendibile. Se siete disposti a sacrificare un po’ di colori sull’altare del sonno, è l’app perfetta per voi. È disponibile per Windows, Mac, Linux e iOS.
2. Redshift
Per chi apprezza l’approccio di F.lux ma vuole godere di una maggiore libertà di configurazione, l’opzione migliore è Redshift. Nato sulla scia di F.lux e sviluppato inizialmente per Linux, Redshift è ora disponibile anche per Windows e si presenta con un pannello di controllo che consente all’utente di modificare i parametri dello schermo nel minimo dettaglio. È possibile selezionare opzioni diverse a seconda della propria ubicazione geografica, della latitudine, della longitudine e dell’altitudine, oppure abbandonarsi al sistema di auto-adjust integrato nell’app.
3. Nocturne
Per gli utenti Mac una buona alternativa è Nocturne. A differenza di F.lux e Redshift, il software non agisce in maniera autonoma in background, deve invece essere attivato manualmente dall’utente, una volta che decide di passare alla modalità notturna. È possibile accontentarsi del settaggio di base, oppure modificarlo in modo da personalizzare la configurazione perfetta per andare a letto tranquilli. Tra le altre cose è possibile: nascondere il desktop, passare a una visualizzazione monocromatica, intervenire sui singoli colori.
4. EasyEyez
A questo punto gli utenti Android staranno scalpitando: noi cosa utilizziamo? C’è da capirli, la maggior parte delle app e dei software disponibili sono per iOS, Mac o Windows. Ma cominciano a spuntare anche buone applicazioni per Android. EasyEyez ad esempio è perfetta per chi vuole modificare la configurazione del proprio schermo senza perderci troppo tempo. Nella versione gratuita è possibile settare luminosità e intensità dei colori secondo diversi parametri, è tuttavia necessario attivare manualmente l’app. Per programmarne l’attivazione, è necessario passare alla versione premium.
5. Blackout
Per finire, un’applicazione ideata specificamente per chi è solito lavorare fino a tarda notte col naso appiccicato allo schermo di un Mac. Blackout consente di scegliere tra quattro diverse configurazioni pre-impostate, e presenta funzionalità interessanti. Un esempio: la possibilità di piazzare una luce sul cursore, per facilitare l’utilizzo del mouse anche con bassa luminosità.