“Dicono che la cosa più difficile al mondo sia perdere un genitore. Posso dire che non è vero. La cosa più difficile al mondo è perdere il proprio bambino. Qualcuno che si è cresciuto e si è visto diventare grande, giorno dopo giorno. Qualcuno a cui si è insegnato a camminare e a parlare. Qualcuno a cui si è mostrato come amare. E’ la cosa peggiore che possa mai capitare a qualcuno”. Proprio quello che è accaduto a John Travolta quando, 7 anni fa, ha perso il figlio Jett, avuto dall’allora moglie Kelly Preston, e di cui ora parla per la prima volta apertamente.
Lo fa con un post, pubblicato sul suo profilo Facebook, che rivolge un pensiero a quel ragazzo, morto a 16 anni nel 2009 mentre era in vacanza con la famiglia alle Bahamas, sbattendo la testa contro la vasca da bagno. Circostanze drammatiche, a cui si aggiunsero le voci che il primogenito di Travolta, affetto da autismo, fosse invece stato stroncato da un attacco cardiaco o da una crisi epilettica.
L’attore non aveva mai ammesso pubblicamente la malattia del ragazzo e per questo i media, al momento della scomparsa di Jett, non risparmiarono critiche alle stella di Hollywood.

Ora John Travolta torna su quel triste evento che ha segnato la sua vita e non esita a spiegare cosa a lui abbia insegnato: “Mio figlio mi ha dato grande gioia, era tutto per me. Quei 16 anni da padre mi hanno insegnato cosa significhi amare in modo incondizionato (…). La vita è molto breve“.
Da qui un consiglio che John Travolta sembra voler dare a tutti, genitori e figli: “Passate del tempo con i vostri genitori e voi genitori passate del tempo coi vostri figli (…) Quello che davvero io ho imparato da tutto ciò è di vivere e amare ogni giorno come se fosse l’ultimo. Perché un giorno lo sarà”.