NOME: Monica Setta
CHI E’: giornalista, conduttrice televisiva e radiofonica, scrittrice
COSA FA: a settembre condurrà la seconda edizione del programma Storie di ragazzi e ragazze, in onda il sabato alle 18 su Rai Gulp, premiato con una “stella” nella valutazione 2013 dei palinsesti tv Rai ad opera del MOIGE.
DICE DI SE’: “Io vado in video scollata, ma ci vado con la mia testa. Non sono una di quelle giornaliste “molto autorevoli” che sanno solo leggere il “gobbo” o ripetere a papera quello che sentono con l’auricolare”.
In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto?
L’attitudine è verso la comunicazione che, negli anni e attraverso vari “mezzi”, è diventata un’attività lavorativa. Scarseggio invece nello sport, a parte le lunghe camminate.
Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotata, quale attività sceglieresti?
Mi piacerebbe poter diventare magicamente tanto diplomatica da lavorare in un’ambasciata.
Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?
Adoro i compleanni e gli auguri in musica. Gli anni che passano mi danno forza.
Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?
Piango ormai poco. E mai al cinema.
Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia?
Dai numerosi traslochi degli ultimi anni mi sono rimaste solo le pagelle delle elementari e la laurea.
C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?
Diffido di chi mangia sciapo e sta sempre a dieta.
Puoi dire con certezza di aver amato?
Almeno due volte.
Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?
Mi chiedo più spesso che fine abbiano fatto le persone normali che ho incontrato nella lunga traversata nel “deserto” che è stata finora la mia professione, cioè il giornalismo.
Sai mentire?
Non so dire le bugie. Ma se ci fosse un corso per imparare a mentire, mi iscriverei subito!
Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?
Ovviamente da guardare…
Quando il gioco si fa duro, sei una dei duri che cominciano a giocare?
Quando il gioco si fa duro, io mi comincio a divertire anche sapendo bene di doverne pagare poi le conseguenze.
Qual è la tua torta preferita?
Tutte, tranne quelle a base di cocco.
Ti definiresti una buona archivista, rispetto alla tua memoria, o una cattiva archivista?
Pessima archivista: sono una specialista della rimozione.
Quest’anno farai viaggi significativi?
Quest’anno niente grandi viaggi: vivo beatamente in Puglia a casa mia, al mare, da tre mesi.
Sarai più felice in futuro?
Me lo auguro, ma ho una “misura” semplice e piccola della felicità dunque mi va già bene così.
*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)