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23 anni fa l'addio a Paolo Mantovani, presidente della Grande Sampdoria

Il 14 ottobre 1993 la scomparsa del patron blucerchiato che portò lo scudetto a Genova: storia di un miracolo calcistico italiano - Fotogallery

Il 14 ottobre di 23 anni fa se ne andava Paolo Mantovani, imprenditore nato a Roma nel 1930 e cresciuto a Cremona. Nel 1955 si era trasferito a Genova e nel 1976 era diventato il presidente della Sampdoria, squadra che avrebbe portato fino alla storica finale di coppa dei campioni del 1991 persa contro il Barcellona.


Self-made man che commerciava petrolio negli anni della crisi energetica, Mantonvani portò in Italia giocatori del calibro di Souness, Francis, Katanec, Mychajlyčenko e Jugovic. Grazie alla sua conoscenza del calcio costruì la Samp di Mancini, Vialli, Pagliuca, Mannini, Wierchowod e Cerezo, la stessa che dal 1985 al 1993 vinse quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe nel 1990, uno scudetto nella stagione 1990-1991 e la Supercoppa Italiana nel 1991.

A oltre 20 anni dalla scomparsa Mantovani resta un esempio per i dirigenti sportivi italiani, per il suo concetto di fair play e per la qualità umane che lo hanno reso amato anche dagli avversari. A luglio 2004 Genova gli ha dedicato una via cittadina nei pressi del centro commerciale Fiumara di Sampierdarena e nel febbraio 2007 è stata intitolata a lui anche una via di Roma, lungo Via Erminio Spalla, nel quartiere Ardeatino.

Paolo Mantovani (4)
In un'intervista al "Lavoro" disse: “Quando ho preso la Sampdoria ho assunto anche tre impegni. Uno di carattere personale; il secondo non sentire più i tifosi urlare “serie A”; il terzo riempire lo stadio. Credo di averli onorati tutti e tre.”

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