Pasquale Foggia, un napoletano a Dubai
Abbiamo intervistato il fantasista ex Lazio in partenza per gli Emirati, dove giocherà con Il Dubai Fc: "In Italia ho avuto tutto. I soldi? In Cina mi davano il doppio"
“E’ stata una scelta ponderata. Giocare a Dubai la considero una grande opportunità sia dal punto di vista calcistico che di vita".
Il ritorno di Pasquale Foggia al calcio giocato passa da Dubai. Dopo un anno passato fuori rosa, a Roma, dove Petkovic lo ha escluso fin da subito dal progetto tecnico della nuova Lazio, il fantasista giocherà per il Dubai FC con cui ha firmato un contratto di un anno con opzione sul secondo: “Fortunatamente avevo la possibilità di scegliare sia di rimanere in italia che di andare all'estero - spiega Foggia, appena atterrato a Dubai - io e la mia famiglia avevamo però il desiderio di fare un’esperienza diversa anche dal punto di vista della qualità della vita. E poi per i miei figli che potranno imparare l'inglese...".
A 30 anni Il fantasista napoletano è dunque pronto per ricominciare una nuova vita sportiva (e non solo) negli Emirati, ma non parlategli di scelta fatta per soldi: “Se avessi voluto svernare, come si dice in questi casi, sarei andato in Cina, dove mi offrivano tre anni di contratto al doppio di quello che guadagnerò negli Emirati. A Dubai invece ho scelto io di firmare per un anno con opzione sul secondo…”
Cosa non ha funzionato con il calcio italiano?
“Niente. In Italia ho realizzato tutti i miei sogni: sono arrivato in Serie A dove ho vinto una Supercoppa e una Coppa Italia con la Lazio. E poi ho giocato in Nazionale maggiore (3 presenze ndr) dove tra l'altro ho anche segnato un gol. In Italia ho avuto tutto. Era arrivato il momento di cambiare, anche per la mia famiglia...".
In che senso?
"Fare un'esperienza di questo tipo ti può solo arricchire. Soprattutto penso ai miei figli: la bimba è ancora un pò piccola ma per mio figlio più grande sarà utile soprattutto per imparare l'inglese, che è la lingua che si parla a Dubai".
Quanto è stato difficile l'ultimo anno passato fuori rosa alla Lazio?
"E' banale dirlo, ma la cosa più dura quando sei fuori rosa è non avere sfogo della domenica. Quello mi è mancato sul serio. Però d'altra parte io e la società avevamo programmi diversi e abbiamo dovuto attendere la fine del mio contratto".
Quali sono i rapporti con la tua ex squadra?
“Con la società non ci sono stati particolari attriti. Sarà assurdo visto quanto accade di solito in queste situazione ma con la Lazio e con il presidente mi sono lasciato benissimo. Il mio essere "fuori rosa" era una scelta dovuta unicamente a questioni contrattuali".
Cosa ti ha detto il Presidente Lotito?
"IL primo a sapere della firma con il Dubai Fc è stato proprio lui. Mi ha chiamato quanto sono stato negli Emirati per firmare il contratto. Mi ha fatto i complimenti e un in bocca al lupo".
E ora cosa ti aspetti a Dubai?
“La cosa curiosa è che li tutti i team hanno obiettivi importanti. Avendo tanti soldi vorrebbero vincere tutti. Il Dubai poi è anche la squadra più giovane della Lega sia dal punto di vista di anno di fondazione che del suo Presidente. Avrò bisogno di qualche tempo per adattarmi ad un campionato diverso ma farò di tutto per non deludere le attese".
Hai già scelto il numero?
"Il 10 o il 17. Dovremo vedere anche in base ai compagni".