Scarcerato Steve Bannon, l'ex consigliere di Donald Trump
Dopo la condanna in luglio, l'ex braccio destro del tycoon (rilasciato oggi) lancia un avvertimento sulle prossime elezioni
Nell'odierna mattinata americana Steve Bannon è stato rilasciato dal carcere di bassa sicurezza di Danbury, Connecticut, dove ha scontato una condanna di quattro mesi per oltraggio al Congresso. La condanna era giunta dopo che l'ex stratega di Trump si era rifiutato di testimoniare e fornire documenti alla Commissione della Camera dei Rappresentanti incaricata di investigare sui fatti riguardanti l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Al momento dell'arresto, nel luglio di quest'anno, aveva affermato di essere «orgoglioso» di iniziare a scontare la sua pena, denunciando come il suo processo indicasse la volontà dell'establishment di perseguitare le personalità politiche legate a Trump. Idea, quest'ultima, che trova d'accordo anche The Donald, il quale l'8 agosto ad esplicita domanda relativa alla carcerazione di Bannon si era detto «assolutamente» convinto del movente politico.
Appena uscito dal carcere l'ex stratega della Casa Bianca ha detto di non sentirsi distrutto, bensì più «forte» e pronto alla futura battaglia legale, che secondo le sue previsioni potrebbe durare mesi. Bannon ha anche commentato l'attuale situazione della politica del Paese, ad una settimana esatta dal voto del 5 novembre, asserendo che: «Se la gente pensa che la politica americana sia stata divisiva in passato, non ha visto niente». In giornata l'ex stratega ha anche promesso una conferenza stampa, oltre che la ripresa della conduzione del suo podcast «War Room», che nel frattempo aveva continuato ad andare in onda senza di lui.
Il rilascio di Bannon rappresenta un nuovo capitolo nell'arcinota vicenda legata all'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, riaccendendo il dibattito sulla polarizzazione politica negli Stati Uniti, proprio mentre il Paese si prepara a un periodo elettorale che si preannuncia carico di tensioni. Le stesse dichiarazioni dell'ex stratega di Donald Trump sembrano indicare che il confronto politico potrebbe diventare ancora più acceso in questi giorni che ci separano dal voto americano e nelle settimane immediatamente successive.