L’etichetta di super l’ha conquistata sul campo, o meglio sullo schermo, lanciandosi nel fuoco e nel vuoto senza nessuna paura di volare. Ha addestrato un dinosauro, schiacciato plotoni di astiose testuggini, scalato rampicanti oltre le nuvole. È stato tennista, golfista, pilota di kart e astronauta, con addosso sempre la stessa tuta da lavoro, i baffoni vistosi sotto il naso, il cappello con visiera schiacciato sulla testa. Super Mario è un mito dal 13 settembre del 1985, da quando in Giappone esce il primo capitolo dell’epopea più amata dei videogiochi. Ma la sua prima apparizione risale al 1981, come antagonista del furente gorillone Donkey Kong.
È italiano, dalla passione per il suo creatore Shigeru Miyamoto per i fumetti nostrani; si chiama come Mario Segale, all’epoca proprietario della sede americana della Nintendo e, pare, suo clone in carne e ossa (baffi esclusi). Di moda non è mai passato, complice la stramba compagnia di alleati che l’affiancano e di nemici che, cocciuti quanto goffi, lo separano dalla sua eterna principessa. Non sarà l’idraulico il mestiere dell’eroe, ma questo buffo temerario dimostra l’opposto da trent’anni.
310 milioni
Le copie dei giochi di Super Mario che sono state vendute in tutto il mondo dal 1985 fino a oggi. Il record assoluto appartiene al primo capitolo della saga, che ha sorpassato i 41 milioni.
Il traguardo perenne
Il copione è collaudato: il cattivo Bowser la rapisce e Super Mario si lancia all’avventura per salvarla. Senza il richiamo della principessa Peach, l’idraulico baffuto non sarebbe tanto impavido.
Professione jolly
Ha piccoli occhi neri e il corpo lampeggiante come un albero di Natale. La stella salta fuori dai mattoncini e, quando entra in contatto con uno dei personaggi buoni, lo rende invincibile per una decina di secondi.
L’amico «grande»
Toad è un fedelissimo della principessa. Ha la forma di un fungo, elementi ricorrenti nella saga: quelli rossi a pois bianchi fanno crescere la stazza di Mario, i verdi gli regalano una vita in più.
100
Il numero dei titoli di cui Super Mario è stato protagonista. Sono usciti per le principali console della Nintendo, dal Game Boy alle più recenti: la Wii U, da salotto, e le portatili della famiglia 3DS.
Tre nomi
Prima di diventare Mario, il suo creatore l’aveva battezzato «Jumpman», «uomo salto», in omaggio alla sua dote principale. Lo chiamava anche «Mr. Video game»: intuiva che sarebbe arrivato molto lontano.
Denaro vitale
Le monete d’oro sono la valuta principale del Regno dei funghi, dove hanno luogo tanti capitoli della serie. S’incontrano lungo il percorso e, raccogliendone cento, spesso si ottiene un Super Mario extra.
Un sosia o quasi
Luigi è il fratello minore di Mario e gli somiglia tantissimo. Possiede doti parecchio utili nel gioco: su tutte, è in grado di saltare parecchio in alto. Ha un punto debole: è terrorizzato dai fantasmi.
Il videogame su misura
Per celebrare i trent’anni della saga, l’11 settembre è uscito un nuovo capitolo della saga: «Super Mario Maker». Per la prima volta i giocatori possono creare i loro livelli con il controller della Wii U e condividerli in tutto il mondo.