'Tartarughe all'infinito', l'atteso ritorno di John Green
Ecco cosa c'è da sapere sul nuovo romanzo dell'autore di Young Adult che ha firmato il bestseller 'Colpa delle stelle'
Sono passati cinque anni dal suo ultimo romanzo, Colpa delle stelle (Rizzoli, 2012), con il quale John Green è entrato a far parte della cerchia dei più famosi e seguiti autori di Young Adult (45 milioni di copie vendute nel mondo), genere dedicato al pubblico adolescente, ma apprezzato anche da molti adulti. Ora Green è tornato con un nuovo libro, intitolato Tartarughe all'infinito (in inglese Turtles All The Way Down), uscito l'11 ottobre 2017 per Rizzoli, in contemporanea con gli Stati Uniti.
Copertina del nuovo libro di John GreenRizzoli
LA TRAMA
Come per tutti i suoi precedenti romanzi, anche Tartarughe all'infinito ha degli adolescenti come protagonisti. In particolare, il personaggio principale è una sedicenne introversa di nome Aza Holmes, di Indianapolis, che assieme alla sua amica Daisy (decisamente più estroversa e apparentemente senza scrupoli) decide di indagare sulla scomparsa del miliardario Russell Pickett, con lo scopo di ottenere una ricompensa di centomila dollari. Il loro campo di indagine si concentra su Davis, il figlio, di Pickett, anche lui adolescente. I tre ragazzi iniziano così un'avventura da romanzo thriller.
L'autore americano John Green - 17 ottobre 2017Wikipedia / Gage Skidmore
UN THRILLER CHE NON È UN THRILLER
Ma attenzione, questo libro usa i meccanismi del thriller per parlare di altro. Green esplora e racconta gli amori, le amicizie e i problemi più intimi di giovani ragazzi che si affacciano alla vita adulta. Soprattutto ci parla di come possono affrontare disordini mentali in grado di influenzare una vita intera. Aza, infatti, è una ragazza che soffre di un disturbo ossessivo compulsivo che si manifesta con pensieri ripetitivi, che si concentrano sulla paura dei batteri e delle infezioni. Nella sua testa prendono forma processi mentali a spirale, che ruotano sempre attorno a ossessioni tanto immaginarie quanto profondamente limitanti.
John Green assieme a Cara Delevigne e Nat Wolff, protagonisti del film 'Città di carta', tratto dall'omonimo romanzo dell'autore americano - 17 ottobre 2017KikaPress/ Paul Treadway / Barcroft
UN ROMANZO MOLTO PERSONALE
Per conoscere nel dettaglio la storia di Tartarughe all'infinito, e per comprenderne meglio il senso e il messaggio, è ovviamente necessario leggere il libro. Ma c'è un aspetto interessante che si può sapere prima e che può aiutare a destare ancora più curiosità. La più attenta critica estera, infatti, sembra concorde nel riconoscere a Green una speciale abilità nel raccontare il mondo degli adolescenti. Tutti i suoi romanzi – dal primo Cercando Alaska al più recente Colpa delle stelle (da cui l'omonimo film del 2014 diretto da Josh Boone), passando per Teorema Catherine, Città di carta (sul grande schermo nel 2015, firmato da Jake Schreier e intepretato da Nat Wolff e Cara Delevingne), Let It Snow: innamorarsi sotto la neve e Will ti presento Will – sono considerati degli ottimi lavori nel panorama del genere Young Adult, in grado di accalappiare anche quei lettori adulti che ancora ricordano o voglio rielaborare sentimenti ed episodi della propria gioventù. Ebbene, sempre secondo la critica, con questo nuovo romanzo Green sembra aver raggiunto un ulteriore livello qualitativo in termini stilistici e di profondità di visione. C'è chi addirittura considera Tartarughe all'infinito come un nuovo classico moderno (The Guardian). Tale sviluppo è con ogni probabilità arrivato grazie anche alla maggiore presenza dell'autore nell'io narrante del romanzo.
Del resto sono molto esaurienti le stesse parole di John Green, riguardo a Tartarughe all'infinito: “Questo è il mio primo tentativo di raccontare il tipo di disturbo mentale di cui soffro fin dall'infanzia, quindi nonostante sia una storia di finzione, si tratta comunque di un racconto molto personale”.
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Tartarughe all'infinito
di John Green
(Rizzoli)
352 pagine