"Una vita tra i margini" di Yoshihiro Tatsumi: una storia del manga "adulto"
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"Una vita tra i margini" di Yoshihiro Tatsumi: una storia del manga "adulto"

L'intensa autobiografia a fumetti di uno dei maestri giapponesi del gekiga, manga realistico per un pubblico maturo

Una passione intensa per la narrazione a fumetti, alla ricerca di stile, temi e tecniche narrative fuori dagli schemi, al servizio dell'espressività.
Una vita tra i margini di Yoshihiro Tatsumi, edito in Italia da Bao Publishing, è il romanzo autobiografico a fumetti di uno dei maestri dell'arte sequenziale. Ambientata nel Giappone del secondo dopoguerra, l'opera racconta l'inizio della carriera dell'autore, dalle prime strisce mentre ancora frequentava le scuole superiori fino all'invenzione del gekiga, il "manga che non è un manga".

Con le sue oltre ottocento pagine il libro è tanto corposo quanto scorrevole, e risulta ricco e coinvolgente, funzionando su più livelli.
Da un lato c'è un affresco della vita quotidiana della gente comune in un Giappone che, negli anni Cinquanta, passa dal leccarsi le ferite della guerra ad una ripresa economica accelerata. Dall'altro è un romanzo di formazione tanto del giovane appassionato che diventa professionista, quanto dell'autore che passa dall'imitazione alla creazione di uno stile personale.
Tatsumi trascorre la giovinezza a cercare di creare un manga che non è un manga, ovvero un fumetto non comico, non per bambini, e che vada oltre il formato della striscia alla ricerca di maggiori possibilità espressive. Lo svilupperà nel gekiga, movimento in cui raccoglie altri amici scrittori e artisti di idee affini, caratterizzato da storie dure nei temi ma realistiche, con situazioni e sentimenti estremi che coinvolgono gente comune, raccontate con un taglio di ispirazione cinematografica.

La narrazione in "Una vita tra i margini", opera prodotta tra gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila da un Tatsumi ormai sessantenne, è chiaramente il frutto maturo di questa ricerca durata una vita.
Seppure la storia non contenga i drammatici colpi di scena della sua produzione più famosa, questa è comunque sempre attenta alle emozioni e alle tensioni della vita quotidiana, all’umanità delle vicende e dei personaggi. Si apprezza il tratto tra il sintetico e il descrittivo (sopratutto negli scorci dedicati alla natura e agli ambienti urbani), come pure la scansione delle pagine che va dal dinamico e coinvolgente alle giustapposizioni statiche che segnano i momenti più riflessivi.
Notevole anche il lavoro sulla caratterizzazione: laddove il protagonista è il personaggio-tipo dell'autore, a tutti gli altri numerosi amici e colleghi è dedicata una cura che li rende ben riconoscibili, a testimonianza dell'importanza che l'autore dà a ciascuna di queste persone.

Il racconto è anche documento dell'evoluzione di un certo mondo dell'editoria del fumetto, pieno di riferimenti puntuali ad autori, editori e pubblicazioni. Viene voglia di andare ad approfondire, ma purtroppo di questa produzione ben poco è arrivato in Occidente, e ancor meno in Italia, dove il boom del manga ha riguardato per lo più solo un certo tipo di produzione più commerciale.
Non si può che segnalare il volume "Lampi" di Coconino Press, attualmente esaurito, che raccoglie racconti degli anni Settanta, e "Tormenta nera", in arrivo quest'anno sempre da Bao Publishing, uno dei primi racconti lunghi in cui Tatsumi mette a fuoco la sua voce, la cui genesi è narrata e discussa proprio nell'autobiografia. Per chi non ha problemi a leggere in lingua inglese, segnaliamo anche i volumi pubblicati da Drawn & Quarterly e curati da Adrian Tomine, figura chiave nel far conoscere questo autore in Occidente.
Non resta che sperare che questa bella opera di Tatsumi risvegli abbastanza l’interesse del pubblico da spingere gli editori a tradurre e pubblicare anche opere dal sapore più underground.

Una vita tra i margini è un volume brossurato in bianco e nero di 848 pagine. È edito da Bao Publishing che lo propone a 29 Euro.

Nota: tutte le immagini sono copyright di Yoshihiro Tatsumi e Bao Publishing.

Si ringrazia Nicola D'Agostino per la collaborazione nella stesura dell'articolo.

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Serena Di Virgilio