Addio al mouse: arrivano le interfacce neurali
La società canadese Brink Bionics lancia uno speciale guanto capace di leggere il movimento delle dita senza bisogno del vecchio mouse
Scordatevi il vecchio mouse, in futuro interagiremo con il computer usando semplicemente il nostro cervello. A dirlo sono gli scienziati che da diverso tempo stanno studiando come trasformare gli stimoli elettrici emessi dall'encefalo per creare una comunicazione uomo-macchina più facile, veloce ed efficace.
Cose da laboratori, almeno fino ad oggi visto che al recente CES di Las Vegas, la fiera dedicata alla tecnologia più importante del mondo è stato ufficialmente presentato il primo neuro-controller messo a punto dalla società canadese Brink Bionics.
Impulse, questo il nome del dispositivo, utilizza una tecnologia piuttosto sofisticata basata sull'elettromiografia. In altre parole questo speciale guanto è in grado di leggere il segnale prodotto dai muscoli dorsali interossei della mano dell'utente e trasferirli al PC.
Quando l'utente cerca di muovere le dita, questi muscoli generano segnali elettrici prima che il muscolo inizi a contrarsi. I segnali elettrici registrati da quattro speciali sensori integrati da Impulse vengono elaborati rapidamente dagli algoritmi sviluppati dalla società americana, algoritmi che assicurano una bassissima latenza.
Il software di Impulse invia quindi lo stesso tipo di segnali del "clic" che il mouse invia al computer. Questi "clic muscolari" sono però sono molto più veloci di quelli generati dall'interruttore meccanico del mouse. La risposta tipica di un mouse è di 200 millisecondi, quella di Impulse arriva a 120 ms, quasi la metà. Proprio questo aspetto distintivo ha convinto la società canadese a rivolgere il suo dispositivo ai videogiocatori professionisti, utenti per i quali un millesimo di secondo può rappresentare la differenza tra vincere o perdere una partita.
Il dispositivo di Brink Bionics utilizza gli stessi sensori mioelettrici che sono stati originariamente sviluppati per controllare i movimenti delle protesi bioniche delle braccia ma resi più economici e facili da implementare. Attualmente ancora in fase di sviluppo questo kit è comunque già acquistabile online ad un costo di circa 100 euro.
In un futuro tutt'altro che lontano proprio le interfacce neurali, BCI (brain computer interface) potranno mandare in pensione non solo il mouse, ma anche la tastiera e gli schermi touch. Inutile dire che molte altri possono essere gli sviluppi di questo genere di tecnologie, soprattutto in ambito medicale. Proprio qualche mese fa, ad esempio, l'azienda Synchron ha impiantato direttamente nell'uomo il sua neuroprotesi Stentrode, di fatto la prima interfaccia neurale endovascolare che potrebbero curare malattie gravi con la SLA.