Il grande cyber riciclaggio
La Rubrica - Cybersecurity Week
L’universo dei crypto asset si sta sempre più trasformando in un autentico far west finanziario. Non mi riferisco alla carenza di controlli o alle pratiche spregiudicate di alcuni operatori, ma alla sempre più intensa attività delle bande di cyber criminali. In questo contesto, l’equivalente della banda di Billy The Kid è il Lazarus Group. Considerato il braccio cyber del governo della Corea del Nord, questa cyber-gang è fondamentalmente specializzata in furti e frodi finanziarie, il cui scopo sarebbe quello di portare denaro fresco nelle esangui casse di Pyongyang, messe a dura prova dalle sanzioni permanenti di parte della comunità internazionale. A tal proposito un dato rilevante lo ha fornito un recente report di Elliptic, azienda specializzata nell’analisi delle blockchain, in cui si afferma che il riciclaggio di cryptovalute frutto di attività criminali ha raggiunto la cifra record di sette miliardi di dollari. Di questa somma, almeno 900 milioni sono attribuibili proprio al Lazarus Group. Il dato rende questa organizzazione quella di gran lunga più attiva, e si combina con i 240 milioni di dollari che avrebbe sottratto a vari operatori nel periodo compreso tra giugno e settembre 2023.
Queste cifre confermano indirettamente il report delle Nazioni Unite in cui si segnalava come il bottino dei furti di cryptovalute dai cyber criminali coreani avesse nel 2022 superato il miliardo di dollari. Detto questo, vale la pena fare un’altra considerazione. Se confrontiamo i numeri del report di Elliptic del 2023 con quelli del 2022 rileviamo anche che i sette miliardi di oggi erano poco più di quattro un anno fa. Una crescita del 70 per cento è qualcosa su cui vale la pena riflettere e iniziare a ipotizzare che un certo grado di regolamentazione e di controllo di questo settore finanziario non sarebbe un gratuito interventismo. In generale il crimine informatico è difficilissimo da perseguire e ha tassi di impunità molto vicini al 100 per 100: se poi anche seguire il denaro per arrivare ai criminali si rivela impresa impossibile, allora significa istigare a delinquere. Allo stato attuale in questo settore si guadagnano milioni di dollari, non si pagano le tasse, ci sono piattaforme di “crime as a service” che rendono superflua qualsiasi competenza tecnica e il rischio di essere arrestati è prossimo allo zero. Tutte le volte che lo dico o lo scrivo non so se ridere o piangere.