Addestramento ai Mirage o corsi di sopravvivenza, il mistero dei militari ucraini a Parigi
30 piloti ucraini si trovano in Francia. A fare cosa?
Secondo la testata Le Figaro la Difesa francese starebbe addestrando un gruppo di una trentina di piloti ucraini su aerei da combattimento Mirage 2000. Il numero dei militari è infatti troppo elevato per una missione di valutazione del velivolo, e secondo il rapporto menzionato dal giornale, i piloti starebbero seguendo un programma addestrativo accelerato sui cacciabombardieri Dassault presso le basi aeree di Mont-de-Marsan e Nancy, da oltre un mese e mezzo. Parigi per un mese circa ha negato che ciò stesse effettivamente accadendo, ma non ha mai negato di aver offerto a Kiev i suoi aeroplani al posto degli F-16 americani. La parola ora spetta alla politica, poiché tante la disponibilità di caccia Rafale, Parigi potrebbe inviare all’aviazione ucraina una dozzina di aerei da combattimento in brevissimo tempo.
La notizia della presenza di piloti ucraini era però stata smentita da Yurii Ihnat, portavoce del Comando dell'aeronautica militare armate di Kiev, il 22 marzo. “Vorrei confutare subito questa notizia” ha detto Ihnat, “in modo che non ci siano fraintendimenti; vari Paesi ci offrono i loro siti per l'eventuale, potenziale, futuro addestramento dei nostri piloti per il tipo di velivolo che verrà scelto, ma la decisione verrà presa collegialmente durante le consultazioni con i nostri partner occidentali”.
La diplomazia francese sta invece fornendo una diversa interpretazione, sostenendo che effettivamente il personale militare ucraino è in Francia ma si tratta di controllori del traffico aereo e di piloti che stanno frequentando un corso di sopravvivenza e non la formazione di capacità di combattimento sui Mirage 2000. Ma le basi militari menzionate poco c’entrano con queste attività. Comunque stiano le cose, la decisione su questa opportunità per i militari ucraini deve essere stata presa almeno all’inizio di febbraio, quando Zelensky e Macron si incontrarono a Parigi. Intanto, dopo Polonia e Slovacchia anche l’Olanda starebbe valutando di cedere i suoi F-16, prossimamente da sostituire, alle forze ucraine.
Di certo la politica francese riguardo all’esportazione di armamenti è molto attiva e dopo aver messo a segno vendite importanti tra Grecia e Medioriente sta certamente agendo per fornire a Kiev un’alternativa più rapida e meno costosa agli F-16, comunque molto diffusa nel mondo poiché attualmente in servizio con dieci forze aeree ed esportato in dodici nazioni e diverse varianti.