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Difesa e Aerospazio

Blackout per incendio, caos nei cieli inglesi e di mezza Europa

Ritardi, cancellazioni, riposizionamenti e tanti disagi per i passeggeri. Come la rete aeroportuale inglese si sta adattando all’emergenza di Heathrow

Giornate nere quelle di ieri e di oggi per le compagnie aeree operanti sullo scalo londinese di Londra Heathrow, che si stanno ancora riorganizzando dopo la chiusura dell'aeroporto causata da una grave interruzione dell’energia elettrica, evento provocato da un incendio che avrebbe distrutto sia il centro di distribuzione, sia parte dei generatori d’emergenza. L’incendio, che è stato circoscritto nella sottostazione elettrica di North Hayes, appena a nord di Heathrow, pare sia scoppiato intorno alle 23 del 20 marzo ed è stato dichiarato sotto controllo intorno alle 8 del 21 marzo, con il salvataggio di circa 150 persone, in maggioranza addetti dello scalo. La società di gestione dell’aeroporto ha dichiarato che i servizi saranno sospesi fino alla prossima mezzanotte, ammettendo comunque che, anche qualora potesse riaprire, le conseguenze dei dirottamenti resi necessari verso altre destinazioni persisteranno per giorni, con disservizi, riposizionamenti e ritardi. Swiss International Air Lines, per esempio, ha già annullato le prenotazioni per Heathrow per domani 22 marzo, mentre altre compagnie hanno annullato i loro voli alla partenza e quindi non arriveranno più a Londra.

In termini di numeri, il blocco del principale aeroporto londinese investe 1.348 movimenti tra arrivi e partenze con quasi 300.000 passeggeri ogni giorno. Metà di questi sono operati dalla compagnia aerea di casa, British Airways, che ha dovuto cambiare destinazione riprogrammando i voli presso altri scali del Regno Unito e fino in Spagna. Un portavoce di British Airways, intervistato dalla testata specializzata Aviation Week, ha dichiarato che l'entità degli effetti a catena causati dai velivoli fuori posizione era ancora sconosciuta e che la compagnia stava lavorando a stretto contatto con la società aeroportuale Heathrow, seppure la situazione fosse ancora in divenire. I voli di British Airways in arrivo sono stati dirottati verso Londra Gatwick, Manchester, Birmingham, Glasgow, Amsterdam, Shannon (Irlanda) e Madrid, quest’ultimo scelto per l’alta capacità di accogliere voli.

Il secondo più grande operatore aereo presente a Heathrow, Virgin Atlantic, ha comunicato che l'interruzione di corrente ha avuto un impatto significativo sui voli sia in entrata, sia in uscita da Heathrow e che tutti i voli Virgin Atlantic in arrivo e in partenza sono stati cancellati fino a mezzanotte, mentre sono in corso revisioni degli orari per i prossimi giorni. Le cause dell’incendio non sono ancora note ma i Vigili del Fuoco inglesi sono al lavoro per accertarle, mentre la priorità è adesso quella di ristabilire le operazioni nel minor tempo possibile.

La società di gestione dell’aeroporto Gatwick di Londra ha dichiarato di aver finora accettato sette aeromobili che avrebbero dovuto atterrare a Heathrow, ma che per poterne accettarne altri sarà necessario definire quale sia il numero di piazzole di parcheggio disponibili e quali le capacità di accettare vari tipi di aeromobili, dai più piccoli jet regionali ai grandi Airbus e Boeing per lungo raggio. Pronti ad accogliere voli imprevisti anche i tecnici dell’aeroporto di Stansted, seppure le possibilità di parcheggio siano più limitate anche per i voli recentemente aggiunti da Ryanair sulla rotta Stansted-Dublino, la seconda rotta più trafficata d’Europa con circa 2,35 milioni di posti l'anno, almeno secondo i dati della società di consulenza OAG Schedules Analyser.

La mancanza di energia elettrica in un aeroporto causa il blocco di molte delle attività, spegne i computer che gestiscono gli imbarchi, l’illuminazione delle vie di rullaggio e delle piste, i sistemi di radioguida per l’avvicinamento strumentale e una molteplicità di alti impianti definiti primari. Fondamentale, in questi casi, la capillarità degli impianti d’emergenza e la loro efficienza, che però da come si sta evolvendo la situazione pare non essersi dimostrata del tutto adeguata.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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