Caccia in decollo scambiato per missile in arrivo, abbattuto da fuoco amico F-18 americano
(US Navy)
Difesa e Aerospazio

Caccia in decollo scambiato per missile in arrivo, abbattuto da fuoco amico F-18 americano

Errore procedurale oppure malfunzionamento del sistema di identificazione, sarà un'inchiesta a chiarire l'accaduto. Piloti salvi grazie ai seggiolini eiettabili

Il fuoco amico è un pericolo sempre in agguato durante le operazioni in zone calde, tuttavia quanto accaduto oggi alla Marina degli Stati Uniti può apparire incredibile e sarà oggetto di un'inchiesta già annunciata dal Pentagono. Stando a quanto riferisce il sito ufficiale della comunicazione della Navy (Usni News), verso le tre del mattino ora di Londra un velivolo F/A-18F Super Hornet imbarcato sulla portaerei Uss Harry S. Truman sarebbe stato abbattuto per un episodio di apparente fuoco amico. I due aviatori a bordo si sono lanciati attivando i rispettivi seggiolini eiettabili e sono stati recuperati dall'elicottero di salvataggio che decolla nell'imminenza delle operazioni di decollo e atterraggio. Soltanto uno dei due militari a bordo avrebbe riportato lievi ferite ed entrambi sono stati portati nell'infermeria della portaerei per gli accertamenti del caso. Tre ore dopo l'evento, il Comando centrale delle operazioni (Centcom) ha emesso una nota a conferma dell'accaduto specificando che l'incrociatore lanciamissili Uss Gettysburg (CG 64), che fa parte del Gruppo d'attacco della portaerei Truman, avrebbe aperto il fuoco per errore colpendo il velivolo mentre questo stava iniziando la salita subito dopo essere stato catapultato dal ponte. Non è stato specificato quale a quale gruppo o stormo appartenesse lo F/A-18F, ma a oggi l'unico Squadron che utilizza tale velivolo sulla Truman è lo Vfa-11 con i Red Rippers, formazione che ha la sua base operativa presso la base di Oceana, in Virginia. Considerando l'equipaggiamento dell'incrociatore Gettisburg, che procede in gruppo con la Uss Stout (DDG-55) e la Uss Jason Dunham (DDG-109), essa appartiene alla classe Ticonderoga e il suo compito è proprio quello di rivelare e distruggere eventuali minacce per la portaerei ammiraglia grazie a una coppia di sistemi missilistici Mk 41 dotati di circa 60 effettori (missili) che possono essere di vari tipologie, e in questo caso non è stato specificato quale tipo di arma abbia sparato.

Non è il primo incidente di questo tipo che accade alla Marina Usa: nel 2003 un caccia monoposto Hornet in avvicinamento per rientrare sulla portaerei Kitty Hawk fu abbattuto da un missile Patriot che scambiò la traiettoria radar dell'aeroplano per quella di un missile nemico. L'indagine scoprì che per gli operatori radar in servizio non c'era possibilità di distinguere la traccia aerea diversamente da quella di un potenziale attacco. Nel caso odierno, per sapere che cosa possa essere accaduto sarà necessario attendere la conclusione dell'inchiesta, tuttavia la letteratura disponibile suggerisce che in passato anche altri incidenti di questo tipo accaddero perché il sistema d'identificazione del velivolo non funzionava. Si chiama Iff ed è l'apparato che fornisce il riconoscimento al controllo del traffico aereo militare e che serve appunto per prevenire incidenti di fuoco amico e supportare il processo decisionale operativo di chi agisce sui sistemi di difesa. Qualora questo non funzioni e, contemporaneamente, su un'unità navale o una postazione terrestre, sia attivo il sistema di puntamento automatico dei bersagli, non c'è modo per chi gestisce la batteria di distinguere un velivolo amico da un nemico, a meno di non essere informati via radio tempestivamente della natura di quella che per loro può essere una traccia radar ostile, anche perché l'oggetto definibile come ostile non è visibile in alcun modo. Il sistema missilistico di difesa può essere programmato per distinguere diversi tipi di bersagli (lenti, veloci, grandi, piccoli), per esempio per riconoscere minacce come i missili anti-radiazioni che vanno a “cercare” le antenne dei radar o quelli antinave che volano a pochi metri dall'acqua. Se l'aeroplano amico non viene riconosciuto (no Iff) e ha traiettoria, velocità e quota compatibile alla possibile minaccia, verrà identificato come tale e gli operatori devono sparare per proteggere la loro nave o installazione. Accadde al largo del Vietnam nel 1966, con la distruzione di uno F-4 Phantom (pilota ferito) e nel 2003 in Kuwait con l'abbattimento di un Tornando britannico, evento che causò la morte dell'equipaggio. L'inchiesta dovrà analizzare anche il contesto nel quale è avvenuto l'incidente, per esempio se la situazione delle operazioni in corso in quel momento, ovvero le sortite dell'operazione Prosperity Guardian contro gli Houthi, fosse particolarmente complessa o se gli attacchi di questi ultimi, condotti con missili e droni, abbiano influito su quanto accaduto e sulle procedure seguite dai militari addetti alla difesa del convoglio navale, ambito bersaglio dei ribelli.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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