L’Italia a Euronaval tra pattugliatori e missili di nuova generazione
Euronaval 2024: Mbda e Marina Militare italiana spingono sull'innovazione con i nuovi sistemi Fc/Asw e Teseo Mk2/e per la difesa europea
In questi giorni a Parigi si sta svolgendo il salone Euronaval 2024, appuntamento internazionale dedicato alle tecnologie navali per la Difesa. Tra armi a energia concentrata (Laser), tanta elettronica e sicurezza cibernetica, la multinazionale europea Mbda (Airbus Group 37,5%, Bae Systems 37,5%, Leonardo 25%), ha presentato il sistema Fc/Asw (Future Cruise/Anti-Ship Weapon), ovvero due diversi missili da crociera e antinave, che consentiranno alle nazioni europee di disporre di una capacità sovrana per l’attacco in profondità nei prossimi decenni.
Recentemente sono stati raggiunti con successo importanti traguardi nell’ambito della valutazione delle tecnologie definite “critiche” dei due sistemi che, entro la fine dell’anno, dovranno essere sottoposti a ulteriori sperimentazioni per diventare poi operativi. Il contesto dei conflitti in essere oggi ha visto sia il ritorno della guerra ad alta intensità in Europa, sia la necessità di avere una maggiore densità di sistemi di difesa aerea, e per superare questi conflitti le forze armate dovranno schierare una gamma di risorse che incorporino tecnologie dirompenti, a volte utilizzabili in combinazione tra loro. Dunque, considerata l'importanza strategica della capacità di effettuare attacchi in profondità nei territori ostili, il progetto Fc/Asw ha visto svolgersi un programma molto intenso da parte dei partner di lancio, ovvero Francia e Regno Unito.
Parallelamente, l'Italia si è unita allo sforzo per consentire una convergenza verso un programma trilaterale nel prossimo futuro. Il primo prototipo di missile a bassissima osservabilità è già stato prodotto e sono stati condotti su di esso ampie prove per studiarne l’impronta rilevabile sulle radiofrequenze, nonché completati i test nella galleria del vento supersonica presso la struttura Mbda di Bourges, ottenendo ottimi risultati. Intanto, il 14 ottobre scorso, ha avuto successo il primo lancio del nuovo sistema missilistico Teseo Mk2/e Evolved, che si inserisce nell’ambito del programma di sviluppo pluriennale per la Marina Militare finalizzato a migliorare le capacità antinave attraverso un sistema di nuova generazione appartenente alla famiglia Teseo, conosciuta all’estero come Otomat. Il sistema missilistico Teseo Mk2/e integra un mix di capacità e prestazioni uniche per missili di questa classe. In particolare, fornirà innovative prestazioni grazie ad un nuovo seeker (sistema di ricerca del bersaglio) dotato di tecnologia tecnologia Aesa (Active electronically scanned antenna) e nuove capacità nella pianificazione della missione. Il missile ha ora tempi di reazione inferiori e un controllo in volo affidato a un data link satellitare per meglio contrastare efficacemente bersagli marini e terrestri a lungo raggio. Potrà infatti essere utilizzato a maggiore distanza rispetto alla precedente versione, garantendo maggiore sicurezza agli equipaggi nelle loro missioni e supportando operazioni che prevedono anche attacchi in profondità per neutralizzare minacce provenienti da postazioni fisse, mobili o rinforzate, dislocate sulla terraferma. Il sistema missilistico Teseo Mk2/e è la risposta a minacce in continua evoluzione, si tratta di una soluzione, definita e sviluppata in stretta collaborazione con la Marina Militare, che equipaggerà le nuove navi Ppa (Multi purpose combat ship) e i cacciatorpedinieri di nuova generazione (Ddx). Il sistema sarà integrato anche sulle future fregate Fremm Evo ed è già pronto per essere adattato alle esigenze dei clienti internazionali.
Giovanni Soccodato, capo di Mbda Italia, ha affermato: “Questa prima prova del Teseo Mk2/e dimostra la validità del progetto, conferma il nostro percorso di sviluppo e presenta un prodotto all’avanguardia della difesa navale in grado di contrastare le più sofisticate minacce, sottolineando ancora una volta come il lavoro in sinergia con il cliente porti risultati che rispondono perfettamente ai suoi requisiti. La decisione da parte della nostra Marina Militare di dotare il Teseo Mk2/e del nuovo seeker Aesa ha consentito di sviluppare competenze italiane nel settore dell’attacco di profondità e permetterà al nostro paese di partecipare al programma Fc/Asw in collaborazione con Francia e Gran Bretagna con attività di alto valore aggiunto e significativo contenuto tecnologico”. Proprio a Euronaval, Fincantieri ha presentato la versione aggiornata delle Ppa, anch’esse definite “Evo”. Si tratta di vascelli che mantengono lo scafo e la configurazione delle Ppa esistenti ma sulle quali sono previsti aggiornamenti per poterle dotare aggiunge nuove capacità come la gestione di droni (volanti, navali e sottomarini), ma anche di un potenziamento dell’armamento attuale. L’intenzione sarebbe quella di dotare la nostra Marina Militare delle Ppa Evo per sostituire le due unità cedute all’Indonesia.