Anche Praga sceglie gli F-35 ( e l'Italia ci guadagna)
Gli apparecchi verranno infatti assemblati nella fabbrica Leonardo a Cameri
Il governo della Repubblica Ceca ha avviato negoziati con gli Stati Uniti per l'acquisto di 24 caccia F-35 Lightning II destinati alla sua Aeronautica militare. L'aeroplano sostituirà i 14 Saab Jas-39 Gripen attualmente operati da Praga rendendo il paese il secondo alleato dell'Europa orientale dopo la Polonia a impiegare i caccia della Lockheed Martin. “Sono stato autorizzato a formare una squadra negoziale interministeriale e ad avviare negoziati con il governo degli Stati Uniti per l'acquisto di 24 unità di caccia multiruolo F-35 Lightning II per equipaggiare due squadroni”, ha dichiarato il ministro della Difesa ceco Jana Černochová in una nota diffusa ieri a margine del salone internazionale dell’aerospazio di Farnborough (Uk). Tuttavia, i tempi tecnici per il perfezionamento dell’acquisto e la costruzione prevedono che Praga continuerà a noleggiare i Gripen fino alla fine del 2027, quando scadrà il contratto con la Difesa svedese.
“La nostra decisione di selezionare questa opzione si basa sull'analisi delle necessità espresse dalle forze armate ceche, che articola chiaramente che solo i caccia di quinta generazione più avanzati saranno in grado di soddisfare i requisiti della missione nei futuri campi di battaglia”, ha puntualizzato la Černochová, la quale tuttavia non ha rivelato Il valore del potenziale accordo. Nel gennaio 2020 il ministro della Difesa nazionale polacco Mariusz Blaszczak aveva firmato un contratto del valore di circa 4,6 miliardi di dollari in base al quale l'aviazione polacca acquisirà 32 jet F-35A Lightning II insieme a un pacchetto di addestramento e logistica. Varsavia mira a sostituire i suoi obsoleti caccia Sukhoi Su-22 e Mikoyan MiG-29 di progettazione sovietica con i jet di quinta generazione. Le consegne dovrebbero iniziare nel 2024. Tutto fa pensare che la cifra che Praga sia disposta a versare sia proporzionata a questa, dunque intorno a tre miliardi di dollari. Per l’Italia, che a Cameri (Novara) assembla gli esemplari destinati al mercato europeo nello stabilimento Leonardo, è certamente una buona notizia.