Missili antiradar, l’Europa accelera ma bisognerà attendere il 2033
L’Europa potrebbe dover aspettare altri otto anni per essere pronta ad affrontare minacce aeree nemiche a lungo raggio. Sono i tempi previsti per l’entrata in servizio di un nuovo missile altamente manovrabile e ad alta velocità prodotto dalla multinazionale Mbda, società italiana per il 25%
Analizzando le forze aeree e missilistiche attuali presenti in Europa, si scopre per esempio che l'Aviazione francese non possiede una vera capacità di soppressione delle difese aeree nemiche (in sigla, Sead), e che tale capacità dovrebbe essere ripristinata tra otto anni con l’aggiornamento del jet Dassault Rafale insieme al missile RJ-10, sempre sviluppato da Mbda, che fa parte del progetto di attacco a lungo raggio franco-britannico definito “Future Cruise-Anti Ship Weapon” – letteralmente arma antinave e da crociera del futuro. L'obiettivo è che il missile arrivi contemporaneamente al futuro standard F-5 per il Rafale, ma stando alla situazione attuale è impensabile che ciò possa avvenire prima di otto anni, soprattutto dopo che la Difesa di Parigi aveva ritirato dal servizio il missile radar-homing AS-37 Martel alla fine degli anni '90, lasciando il Paese senza una capacità anti-radar dedicata.
Non a caso alcuni partner europei della Nato, tra questi la Germania, hanno poi scelto una variante del missile AGM-88 Harm di fabbricazione statunitense. La sigla in questo caso sta per High Speed Anti Radiation Missile, cioè missile anti radar ad alta velocità, ordigno progettato per seguire le trasmissioni elettroniche e neutralizzarne la fonte. Il recupero delle capacità Sead è fondamentale per ogni forza armata moderna, non si tratta soltanto di disporre degli effettori (missili), ma di averne di efficaci e competitivi rispetto ai potenziali nemici. Non a caso il tenente colonnello Adrien Gorremans, ufficiale dell'Armée de l’Air et de l’Espace e membro dell'Istituto francese per le relazioni internazionali (Ifri), ha così commentato la situazione: “Oggi le capacità Sead devono chiaramente essere la priorità; lo RJ-10 sarà il nuovo missile Sead da integrare sul Rafale F-5 entro il 2035 e sarà necessaria anche una capacità di guerra elettronica offensiva per saturare lo spazio aereo e bloccare il rilevamento nemico.” Lo standard F-5 dei Rafle consentirà di gestire un drone da combattimento stealth come aeroplano gregario entro il 2033, mentre il jet aggiornato trasporterà anche il futuro missile nucleare ipersonico Asn4g sul quale sta lavorando Mbda. Il nuovo standard includerà il radar Rbe2xg di nuova generazione sviluppato da Thales. Questo sarà un apparato particolarmente evoluto sia per la tecnologia applicata, sia per l’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale. Con lo standard F-5 si potranno ottenere capacità di puntamento di sistemi terra-aria sempre più efficienti e l’impiego di droni che arrivino a colpire in profondità il nemico. Per questo Mbda sta lavorando al programma Fc/Aws (Futuro missile antinave, antiaereo), MBDA su due proposte complementari: l'RJ-10 che viaggia ad alte velocità, supersoniche, pur rimanendo manovrabile, e il missile subsonico stealth TP-15. E dopo Regno Unito e Francia, anche l’Italia potrebbe unirsi al programma per sostenere le fasi di sviluppo e di produzione. Ma fino all'arrivo dei nuovi missili, lo Scalp-Eg rimarrà l'unico missile da crociera aviolanciato dall'aria in servizio con l’aviazione francese fino all'inizio del prossimo decennio. Del resto i sistemi di difesa aerea integrati si sono evoluti completamente negli ultimi anni, hanno aumentato la gittata e i metodi per rilevare e intercettare. Ciò crea la necessità di disporre di missili più potenti e tecnologicamente avanzati, anche per continuare a evitare le difese aeree volando vicino al suolo. Ciò ne aumenta la sopravvivenza alle contromisure e quindi la capacità di penetrare le difese nemiche, ma occorre anche renderli molto manovrabili nella fase terminale del volo per superare le difese, fattore più raggiungibile un missile con bassa visibilità radar e infrarossa; o un attacco collaborativo che combina diversi vettori per saturare le difese aeree. Ecco perché serve un missile come lo RJ-10 in grado di neutralizzare le difese aeree a lungo raggio aprendo la strada ai missili da crociera e ad altre armi.
Tuttavia costruire un missile ad alta velocità e altamente manovrabile è una sfida tecnica estremamente complessa, per questo tale missile avrà una propulsione a getto e funzionerà a velocità supersoniche elevate ma inferiori a Mach 5. Mbda ha esperienza in questo capo grazie al Meteor alimentato a getto, considerato dagli analisti uno dei migliori missili aria-aria oltre il raggio visivo attualmente esistenti. Esiste poi il problema del costo, come ha dimostrato l’esperienza degli Stati Uniti con il missile ipersonico Dark Eagle, da quasi 41 milioni di dollari a esemplare, tanto se paragonato al costo di un missile da crociera che costa tra 2 e 3 milioni. La Francia sta lavorando con Germania, Italia, Polonia, Regno Unito e Svezia al progetto European Long-range Strike Approach, (Elsa), che mira a offrire una risposta "realistica" al requisito di attacco profondo in termini di costi, tempi, prestazioni e interoperabilità, con Mbda che sta offrendo una versione lanciata da terra del suo missile da crociera navale come opzione a breve termine per tale progetto. L'obiettivo è di avere una catena completa di attacco profondo, inclusi il puntamento, la penetrazione delle difese e risorse terra-terra, aria-terra e antinave, con i primi progetti Elsa che dovrebbero essere collaudati nei prossimi mesi.