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(Ansa)
Difesa e Aerospazio

Si ferma la corsa del nuovo carro armato italiano

Nuovo carro armato italiano, Knds abbandona le trattative con Leonardo, intanto Rheinmetall apre uno stabilimento in Ucraina

Nel pomeriggio di ieri 11 giugno un comunicato ufficiale di KNDS seguito da quello di Leonardo annunciava la fine delle trattative in corso per concretizzare la collaborazione auspicata nella lettera d’intenti che queste due grandi aziende avevano firmato nel dicembre dello scorso anno. E che avrebbe avuto un valore di circa otto miliardi di euro.

Oggetto della partnership sarebbero stati la fornitura all’esercito italiano del carro armato Leopard 2 in variante A8 e il programma “Aics”, da Armored Infantry Combat System, sempre per l’Esercito. Knds e Leonardo non sarebbero state in grado di accordarsi trovato sulle modifiche necessarie per l’impiego italiano del mezzo pesante, una serie di modifiche richieste fin dall’inizio della valutazione e definite nel decreto autorizzativo del programma approvato dal nostro Parlamento.

Nel comunicato di Knds si legge la volontà di salvaguardare la configurazione del Leopard 2 proposta dall’azienda tedesca.

La domanda che ci si pone in queste ore è con quale mezzo l’Italia potrà soddisfare le proprie esigenze di ammodernamento dei mezzi da battaglia, e una prima risposta potrebbe essere il Rheinmetall Panther presentato alla kermesse Eurosatory nel 2022, un mezzo magari da sviluppare maggiormente ma nato con le prerogative giuste come poter agire con droni e utilizzare munizioni plananti, ovvero con le peculiarità definite multidominio. Per il mezzo Aics i modelli più probabili sono il Lynx, sempre di Rheinmetall e la nuova versione dello Cv-90 della britannica Bae System.

Dal comunicato stampa emesso, l’azienda tedesca non vorrebbe abbandonare Leonardo e dichiara di continuare a supportarla, così non è al momento chiaro se sia disposta comunque a vendere i Leopard 2A8 nella versione di serie lasciando agli italiani l’onere delle modifiche e conversioni degli equipaggiamenti; mentre nel comunicato Leonardo si legge di una possibile cooperazione con altri qualificati partner internazionali. Intanto in Ucraina è stata inaugurata la fabbrica Rheinmetall Ukrainian Defense Industry LLC, dove avvengono le operazioni di manutenzione e il supporto dei Marder, mezzi terrestri da combattimento per la fanteria dei quali le forze di Kiev ne hanno ricevuti un centinaio. Il centro Rheinmetall ucraino si occuperà quindi anche della manutenzione dei carri Leopard 1 e 2 e di altri mezzi e sistemi d’arma di fornitura tedesca. All’inaugurazione dell’impianto, localizzato nella parte occidentale del Paese, era presente il Ministro dell’Industria Oleksandr Kamyshin. E’ evidente che un tale investimento va oltre le esigenze belliche attuali e aumenta, spostandole a Est, le capacità industriali tedesche e ucraine.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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