Accordo al salone di Farnborough, in Lombardia i taxi volanti potranno essere i tedeschi Lilium
In Lombardia si pensa sempre più intensamente alla mobilità aerea avanzata. Ci arriveremo certamente e i primi importanti passi sono stati fatti, come ha comunicato Sea Milan Airports, la società di gestione degli aeroporti di Milano, insieme con Skyports Infrastructure, che si occupa di infrastrutture per i vertiporti.
Il progetto ha preso il via con la firma, avvenuta al salone di Farnborough, nel Regno Unito (22-26luglio), di un accordo che prevede lo sviluppo, entro il 2027, dei vertiporti, cioè di quelle infrastrutture dedicate agli eVtol, gli aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale. Che in Lombardia potrebbero essere, per primi, quelli prodotti dalla tedesca Lilium Jet. L’intento, almeno inizialmente, sarebbe quello di proporre un collegamento rapido tra l’aeroporto di Malpensa e il centro di Milano. Intanto però a pubblicizzare un’attività identica è Parigi, che con Volocopter intende dimostrare la fattibilità di questo tipo di viaggi già la prossima settimana con l’apertura dei giochi olimpici. C’è un però: attualmente sia Lilium con il suo modello Lilium jet da sei posti, sia Volocopter, con il suo da 2 persone, non sono ancora certificati da Easa, l’autorità aeronautica europea, e seppure per una dimostrazione si possa ottenete un permesso di volo temporaneo, per fare una produzione in serie e trasportare passeggeri quel pezzo di carta (che si chiama Type certificate data sheet, Tcds), è essenziale.
Lilium nel marzo scorso ha cominciato la costruzione del suo stabilimento, ha ricevuto un preordine di cinquanta esemplari dall’Arabia Saudita il 18 luglio con l’opzione per altrettanti negli anni seguenti, per i quali il produttore tedesco intende iniziare le consegne nel 2026. L’uso da parte degli arabi sarà molto più complesso di quello che si vuole fare in Lombardia, perché prevede il collegamento per i pellegrini dalle principali città arabe alle località religiose di Hajj e Umrah, e anche per voli turistici associati ad eventi sportivi e di intrattenimento, operando su rotte fino a 175 km. Quindi molto più lunghe rispetto a quelle di 70-80 km che si vorrebbero fare in Italia.
L'accordo tra tedeschi e arabi si basa sul precedente memorandum d'intesa firmato nell'ottobre 2022 vicino a Monaco da Fahd Al-Jarbou, Ceo dell'unità di aviazione d'affari Saudia Private della compagnia aerea nazionale, e il suo omologo del costruttore tedesco Klaus Roewe. Naturalmente soltanto una parte dell’esperienza araba potrà aiutare quella lombarda, poiché questi nuovi mezzi sono totalmente differenti da qualsiasi altra macchina volante precedentemente costruita dall’uomo e soltanto con l’esperienza si potranno validare le procedure necessarie per usarle in condizioni di bello e cattivo tempo, con la luce del sole e dopo il tramonto, nonché in situazioni di vento, nebbia, ghiaccio. Ci si potrebbe quindi chiedere perché tanto clamore se ci vorrà ancora del tempo per vedere un eVtol nel cielo lombardo e ancora di più per salirci da passeggeri. La risposta è proprio nella necessità di creare prima le infrastrutture e l’ambiente idonei affinché la sperimentazione possa avere successo. La storia dell’aviazione insegna: nei primi anni del Novecento nacquero infatti prima gli aeroplani degli aeroporti, non esistevano spazi aerei definiti e neppure regolamenti tecnici da seguire per progettare e costruire le macchine volanti. Mentre oggi soltanto per organizzare i corridoi di spazio aereo da percorrere senza intralciare tutto il resto del traffico aereo come velivoli commerciali, privati, di soccorso, scuole di volo eccetera, sarà necessario molto tempo. Il prossimo passo a Milano sarà la creazione di una joint venture tra Sea, Skyports e l’azionista 2i Aeroporti (holding di F2i-Terzo Fondo per le Infrastrutture, 51%, e consorzio Ardian - Credit Agricole Assurance, 49%), azione alla quale dovrà seguire un accordo con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) secondo quanto dettato dal regolamento nazionale pubblicato dell’Ente stesso, simile a quello che permesso la sperimentazione di un Volocopter sull’aeroporto romano di Fiumicino ormai quasi due anni fa (ottobre 2022).
Armando Brunini, Ceo di Sea Milan Airport, ha dichiarato: “Questo accordo con Lilium e Skyports, già nostro partner, evidenzia e consolida le prospettive per lo sviluppo della Mobilità aerea avanzata in Lombardia”. Duncan Walker, Ceo di Skyports, ha rimarcato: “Stiamo riunendo aziende chiave per introdurre servizi di mobilità aerea regionale. Con il significativo supporto degli stakeholder dell'aviazione e delle infrastrutture, inclusi il nostro investitore 2i Aeroporti, questa partnership dimostra la prontezza dell'Italia a lanciare l’aviazione della prossima generazione”. Siamo quindi all’inizio di un nuovo settore aeronautico sul quale è però necessario scommettere, esattamente come fecero pionieri come Gianni Caproni circa un secolo fa, chiedendo in prestito denaro per trasformare la Cascina Malpensa in un campo di aviazione. Chissà che cosa direbbe vedendo uno eVtol partire da lì.