taxi volanti
(United Airlines)
Difesa e Aerospazio

Taxi volanti, Europa e Usa allineano le norme di certificazione per aprire il mercato

In questo modo i costruttori di taxi volanti potranno vendere, e gli operatori volare, in tutto il mondo. Seppure con metodi e approcci differenti, Europa e Usa vanno verso requisiti unici

L’autorità aeronautica statunitense, Federal aviation administration (Faa), ha pubblicato una proposta di linee guida intese ad aiutare progettisti e costruttori di taxi volanti elettrici ad orientarsi meglio tra i principi che regolano i processi per l’ottenimento della certificazione di tipo, cioè il documento che ne permette l’uso nello spazio aereo Usa e la vendita. In particolare, non essendoci ancora alcun modello certificato, come del resto in Europa (la prima è attesa nei prossimi giorni per le dimostrazioni in programma a Parigi per le olimpiadi), il regolatore ha inteso chiarire come questi progetti vengono valutati mediante una pubblicazione che “costituirà la base per stabilire i criteri di certificazione” per gli aerotaxi, noti anche come velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVtol).

Nello stesso momento la Faa ha annunciato un’azione ancora più importante: aver raggiunto gli accordi con l'omologa autorità europea, l’agenzia Easa per definire comuni "requisiti prestazionali" di questi mezzi, compresi quelli relativi alle operazioni di volo e atterraggio sicure, le prestazioni di manovrabilità e la gestione dei guasti. Si tratta di un importante risultato che consentirà ai costruttori di conseguire entrambe le certificazioni contemporaneamente, limitando al minimo le differenze tra le versioni dei taxi volanti che opereranno da una parte o dall’altra dell’Oceano Atlantico. Resta tuttavia differente l’approccio agli eVtol tra Faa ed Easa: la prima, valutando che le caratteristiche di volo dei taxi volanti sono uniche e non rientrano perfettamente nelle categorie di certificazione esistenti negli Usa, intende certificarli utilizzando gli standard contenuti nelle norme relative a vari altri tipi di aeromobili, applicando standard di aeromobili ed elicotteri.

Diverso l’approccio Easa, che sta invece approvando una normativa dedicata, appunto la Cs-eVtol. Una delle norme comuni potrebbe quindi essere quella di allineare i requisiti per tutti i mezzi con un peso massimo al decollo di 12.500 libbre, ovvero 5.670 kg, se trasportano meno di sei passeggeri. Fino a oggi, invece, ogni soluzione proposta dai costruttori veniva valutata caso per caso. Così in sole 52 pagine la guida definisce un'ampia gamma di standard, compresi quelli relativi alle caratteristiche della cabina di pilotaggio e ai registratori dei dati di volo, alle velocità, alle prestazioni di decollo, le caratteristiche di volo e la stabilità dei mezzi. Il documento cita anche gli standard applicabili relativi alla propulsione elettrica, ai sistemi di controllo del motore, la lubrificazione, la protezione antincendio, le vibrazioni e la durata minima dell’energia di bordo. Per esempio, afferma che i sistemi energetici degli aerotaxi, tipicamente le batterie, devono essere progettati e organizzati in modo da essere indipendenti a seconda dell’utenza che alimentano, in modo che il guasto di un qualsiasi componente in un sistema non si traduca in una perdita d’energia in un altro sistema.

TUTTE LE NEWS DI AEROSPAZIO

I più letti

avatar-icon

Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

Read More