Eurosatory usa israele
(Elbit)
Difesa e Aerospazio

Usa e Israele concorrenti per i missili

Missili Euro-Puls, Berlino fa melina tra Usa e Israele ma vuole costruirli in Germania

Nei primi giorni di apertura della fiera parigina Eurosatory 2024, una delle più importanti al mondo per Difesa e sicurezza, l’attenzione dei media specializzati era puntata sulle decisioni del duo tedesco-americano formato da Rheinmetall-Lockheed Martin che si propone di offrire a Berlino un sistema lanciamissili di fabbricazione europea basato su quelli ad alta mobilità (Himars) appunto realizzati dal colosso statunitense.

La loro concorrenza è invece fatta da Elbit-Knds, è quindi israelo-franco-tedesca, ed è stata fino a oggi avvantaggiata per diverse ragioni, per questo motivo la squadra transatlantica sta cercando di rientrare nella gara d’appalto per il prossimo lanciarazzi tedesco a lancio multiplo ribaltando la situazione che vede l’israeliana Elbit ancora avvantaggiata. I militari di Berlino hanno dichiarato di voler acquistare cinque di questi sistemi per rimpiazzare le armi donate all'Ucraina e riarmare i reparti dell'esercito nei vicini Paesi Bassi che sono strettamente legati alle loro controparti della Bundeswehr tedesca. Tuttavia, la Germania deve ancora formalizzare l’impegno per la fornitura anche se ormai da tempo è alla ricerca di un’arma per sostituire i suoi vecchi sistemi Mars 2, ma non è un segreto il fatto che voglia localizzare sul territorio tedesco la produzione di quelli nuovi in modo da produrre una ricaduta importante. E a complicare la faccenda c’è stata la recente decisione del Bundestag di rinviare alla fine dell’anno il finanziamento sul lotto iniziale di Puls che era previsto prima dell'estate. Questo sistema, formalmente conosciuto comeLynx Mrl, è un lanciatore multiplo progettato da Israel Military Industries, oggi acquisita da Elbit, già utilizzata dalle forze israeliane e da altre nazioni, fatto per sparare una grande varietà di effettori come l’onnipresente missile Glmrs che i potenziali clienti europei hanno già nei loro arsenali e che Washington ha concessoall’Ucraina per combattere i russi. Ad Eurosatory Armin Papperger, Ceo di Rheinmetall, la cui azienda dovrebbe costruireil camion di lancio per l’opzione tedesco-americana, ha dichiarato: “Sentiamo parlare della possibilità di poter contare su un sistema lanciatore universale, un'affermazione il più delle volte nemmeno veritiera che però promuove la frammentazione dei fondi per lo sviluppo e gli egoismi nazionali, pur non essendo a oggi armiutilizzate sul campo di battaglia ucraino.” Gli ha fatto eco in modo più esplicito Howard Bromberg, vicepresidente della strategia e dello sviluppo aziendale per le forze di terra presso Lockheed Martin: “La nostra famiglia di munizioni Mlrs non può essere integrata nel sistema Puls, se la Germania dovesse optare per questa soluzione non potrebbe avere accesso ai nostri missili.” A oggi Elbit e Knds considerano valido l’accordo di cooperazione firmato lo scorso anno per avviare la produzione congiunta del sistema di artiglieria a razzo Euro-Puls, ovvero la versione europeizzata dell’attuale arma di Elbit, e per essere precisiall’epoca l’azienda israeliana fece intendere che l’architettura aperta dell’arma avrebbe consentito il lancio di missili di altri produttori. Il portavoce di Elbit non ha però commentato le affermazioni di Lockheed Martin. Non è infatti chiaro quale ruolo avrebbe il colosso della difesa statunitense in un potenziale accordo a livello governativo sull’intercambiabilità dei missili.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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