vega sentile 2c copernicus
(Esa/Arianespace)
Difesa e Aerospazio

Addio a Vega Standard, successo per l’ultima missione con Sentinel-2C

Il razzo europeo Vega ha avviato la sua ultima missione partenza dallo spazioporto di Kourou nella Guiana francese e portando con sé il satellite che potenzierà il monitoraggio ambientale del sistema Copernicus

Un razzo europeo Vega è decollato per la sua ultima missione alle 21:50 del 4 settembre dallo spazioporto di Kourou, nella Guiana francese, portando con sé il satellite per l’osservazione della Terra Sentinel-2C, che è stato posizionato correttamente in orbita 57,5 minuti dopo il lift-off (così si chiama il distacco dalla rampa), suscitando applausi e strette di mano tra i tecnici del centro di controllo della missione. Vega, gestito da Arianespace, è un vettore alto 30 metri che può trasportare 1.500 chilogrammi di carico utile fino in un'orbita circolare di 700 chilometri sopra la Terra. Aveva debuttato nel febbraio 2012 e finora ha effettuato un totale di 22 missioni, 20 delle quali con successo. Durante la sua vita operativa il piccolo e maneggevole razzo ha lanciato missioni di punta dell'Agenzia spaziale europea (Esa). La famiglia Vega garantisce all'Europa un accesso versatile e indipendente allo spazio, completando la famiglia di razzi Ariane per il lancio di satelliti in qualsiasi orbita, con il continuo supporto di Vega-C e del razzo pesante Ariane 6. La missione del 4 settembre è stata l'ultima corsa per la versione “standard”, poiché Arianespace sta trasferendo le sue operazioni riguardanti i “piccoli satelliti” al nuovo e più potente Vega C. Questo finora è stato lanciato due volte: nel luglio 2022 e poi di nuovo a dicembre dello stesso anno. La prima missione ha avuto successo, mentre la seconda è fallita a causa di un difetto nell'ugello di scarico del motore del secondo stadio del razzo. Modificato e verificato, il Vega C dovrebbe tornare in volo verso la fine di quest'anno. Ora il satellite Sentinel-2C, terzo della famiglia che forma il sistema Copernicus, è entrato in servizio e Costantin Mavrocordatos, Project Manager presso l’Esa, ha dichiarato: “Sono entusiasta, questo satellite è una pietra miliare resa possibile solo grazie alla dedizione e al duro lavoro del nostro straordinario gruppo di lavoro. Insieme, abbiamo compiuto un altro decisivo passo nel progresso dell'osservazione della Terra e nel sostegno di applicazioni fondamentali per la salvaguardia del nostro pianeta.” La Direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell'agenzia, Simonetta Cheli, ha commentato: “Questo lancio celebra un’ulteriore consolidata collaborazione tra l’Agenzia e la Commissione Europea. Questa missione conferma ulteriormente il ruolo di Copernicus come programma di riferimento nella lotta contro i cambiamenti climatici e nel fronteggiare le sfide ambientali globali, garantendo al contempo la continuità di dati fondamentali per sostenere l’agricoltura, la silvicoltura, il monitoraggio marittimo e numerosi altri settori. Insieme, stiamo rafforzando l’impegno dell’Europa verso un futuro sostenibile, fornendo ai decisori gli strumenti necessari per proteggere il nostro pianeta.” Il Direttore dei Trasporti spaziali dell’Esa Toni Tolker-Nielsen, ha dichiarato: “Il razzo europeo Vega ha lanciato i due precedenti satelliti Sentinel-2 nel 2015 e nel 2017. Questo lancio rappresenta, quindi, un congedo appropriato per un razzo di così grande successo. I gruppi di lavoro stanno già preparando il prossimo lancio dell’aggiornato Vega-C, previsto entro la fine dell’anno.”

La missione Copernicus Sentinel-2 fornisce già immagini ottiche ad alta risoluzione per una vasta gamma di applicazioni, tra cui il monitoraggio delle terre, delle acque e dell'atmosfera. Essa si basa su una costellazione di due satelliti identici che orbitano nello stesso percorso ma distanziati di 180° l’uno dall’altro, e sono Sentinel-2A e Sentinel-2B. Insieme, coprono tutte le terre e le acque costiere della Terra ogni cinque giorni. L’ingresso in orbita di Sentinel-2C comporterà la sostituzione di Sentinel-2A, che avverrà dopo un breve periodo di osservazioni congiunte. Sentinel-2D subentrerà poi a Sentinel-2B. Successivamente, la missione Sentinel-2 Next Generation continuerà a garantire la continuità dei dati oltre il 2035. Gli attuali satelliti Sentinel-2 sono equipaggiati con un sistema di rilevamento multispettrale ad alta risoluzione che genera immagini ottiche nello spettro delle lunghezze d’onda visibili e nell’Infrarosso. Dalla loro quota di 786 km forniscono immagini continue in 13 bande spettrali con risoluzioni da 10 a 60 metri e una larghezza di scansione di 290 km. I dati di Sentinel-2 sono attualmente usati per una vasta gamma di applicazioni, tra cui l'agricoltura, il monitoraggio della qualità dell'acqua e la gestione dei disastri naturali, inclusi incendi, eruzioni vulcaniche e alluvioni. La missione ha superato le aspettative iniziali, dimostrando, ad esempio, la sua capacità di rilevare le emissioni di metano. Per l'agricoltura, la missione aiuta a monitorare la salute delle colture, prevedere i raccolti e facilitare l'agricoltura di precisione. Le immagini sono utilizzate per identificare il tipo di coltura e determinare variabili biofisiche come l'indice di superficie fogliare, il contenuto di clorofilla e il contenuto di acqua delle foglie per monitorare la crescita e la salute delle piante. I dati di Sentinel-2 sono disponibili gratuitamente tramite il Copernicus Data Space Ecosystem, che fornisce accesso immediato a una vasta gamma di dati provenienti sia dalle missioni.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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