Fairphone 2, il telefono etico che punta l'Europa
Dopo il buon successo del primo modello la startup olandese prepara il nuovo smartphone che darà il via al mercato modulare
Le prime avvisaglie del Fairphone risalgono a due anni fa. A maggio del 2013 l’omonima startup olandese era arrivata alla ribalta grazie ad un progetto tanto lungimirante quanto concreto: realizzare uno smartphone che seguisse i trend tecnologici del momento pur utilizzando materiali dal ridotto impatto ambientale e stili di produzione lontani da quelli delle multinazionali, spesso sotto la lente per le condizioni a cui i lavoratori sono sottoposti.
Un obiettivo che i creatori avevano deciso di perseguire sin dall’inizio, ponendosi alcuni limiti nei lotti da realizzare. La prima fascia di produzione permise di spedire in tutto il mondo ai compratori che avevano scommesso sul progetto pubblicato su KickStarter e avevano investito 325 euro, circa 25.000 esemplari a cui se ne aggiunsero altri 35.000 nel maggio del 2014.
Un successo di vendita senza precedenti tale da permettere alla startup di vincere il premio nella categoria "azienda europea cresciuta più velocemente" assegnato ad aprile di quest’anno dalla conferenza The Next Web. Ora è il momento di sfornare la seconda versione del telefono pensata apposta, ma non solo, per il pubblico europeo. Il Fairphone 2 sarà realizzato entro la fine dell’anno ma il costruttore ha già rilasciato le specifiche e un video che lo presenta.
Le caratteristiche sono quelle che ci si aspetta da un telefono di fascia alta: schermo da 5 pollici Full-HD con Gorilla Glass 3, supporto alle reti 4G LTE, 2 GB di memoria RAM, fotocamera principale da 8 Megapixel, processore Snapdragon 801, dual SIM ed espansione tramite schede microSD; a far girare il tutto Android in versione 5.1 Lollipop. Ma la vera novità è un’atra: come Project Ara di Google, le sezioni all’interno del Fairphone 2 sono modulari e quindi facilmente interscambiabili dall’utente che potrà così aggiornare le parti preferite a discapito di altre.
Qui la nuova idea dello smartphone, non solo realizzare un prodotto etico nella costruzione ma anche duraturo nell’utilizzo visto che sarà semplice cambiare il display rotto semplicemente staccando due grip, così come sostituire il microfono o l’ingresso microUSB accedendo solo alle zone difettose. Incoraggia la politica di Fairphone nel voler far conoscere ai suoi utilizzatori come è fatto il telefono, così da educare non solo verso la componentistica informatica ma anche sulla reale necessità di utilizzare parti in metallo o plastica di cui invece si potrebbe fare a meno. In definitiva Fairphone 2 è quello che da un anno Google ha intenzione di realizzare con Project Ara, solo che qui vi è una base etica che guida la costruzione e una data certa per la disponibilità sul mercato.