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Fotocamere, il mercato resiste ed è tutto giapponese

Le vendite complessive sono stabili, ma alla crisi delle reflex risponde l’impennata delle mirrorless. Canon domina il settore, seguita da Sony e Nikon

Uno spazio diventato improvvisamente piccolo per colpa dall'evoluzione tecnologica degli smartphone, che tenta di risalire e registra qualche segnale positivo. Il settore della fotografia digitale è in sofferenza da anni, ma al contempo nell'ultimo triennio si è stabilizzato nei numeri. Con un dato netto circa le tendenze di acquisto: calano sempre di più le reflex, crescono in maniera costante le mirrorless. Guardando le cifre diffuse dalla Camera & Imaging Products Association (CIPA), nel 2023 sono state spedite in complesso poco meno di 6 milioni di corpi macchina digitali, per un leggero ma promettente rialzo pari all'1,25% rispetto ai dodici mesi precedenti. Osservando la tipologia di fotocamere, 1,168 milioni sono state le reflex distribuite in tutto il mondo, mentre i pezzi con ottiche intercambiabili sono stati 4,83 milioni. Hanno chiuso in lieve calo, invece, gli obiettivi, con 9.639 unità spedite su scala globale e -0,92% in confronto al 2022.

Si tratta di un mercato che sembra avere trovato il suo punto di equilibrio, dopo il punto più basso toccato nel 2020. Più che preoccupare, la costante contrazione delle vendite delle reflex (da 1,85 a 1,17 milioni nel giro di un anno) testimonia il cambiamento di approccio dei più giovani (e forse non solo) verso la fotografia, dovuto in buona parte alla leggerezza, alle dimensioni tascabili e alla qualità degli scatti degli smartphone top di gamma. Tenendo sempre a mente che, proprio per una pura questione di qualità, cioè di ottiche e sensori migliori, il confronto tra telefoni di fascia alta e fotocamere professionali resta impari. Quanto alle mirrorless, è bene evidenziare che alla crescita del volume non corrisponde l'equivalente incremento a valore, con un prezzo medio dei corpi macchina che è calato durante il 2023. Il lato positivo è che in tal modo si amplia la platea che può considerare l'acquisto di una macchina fotografica professionale.

Tornando al mercato e ai suoi protagonisti, non sorprende che la fotografia sia sinonimo di Giappone. Nella top 5 dei produttori trovano spazio solo brand del Sol Levante, con Canon che domina la scena grazie a una quota del 46,5%. Secondo i dati raccolti da Techno Systems Research e diffusi dal quotidiano nipponico Nikkei, la piazza d'onore è di Sony, che conta sul 27,9% del mercato (+1,7% rispetto al 2022); a completare il podio è Nikon, che però si ferma all'11,3%, mentre Fujifilm ha conquistato il 6% e Panasonic il 3,6% del mercato. Se si scorre la classifica, poi, sempre bandiera giapponese battono i produttori che seguono, come OM Digital (con una quota del 2,5%) e Ricoh Imaging (0,8%).

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Alessio Caprodossi