telecamere sicurezza
(iStock)
Tecnologia

La pay tv dei Criminal Hacker fatta con le telecamere di sicurezza

Viviamo dentro una sorta di Grande Fratello, senza saperlo. Una verra manna per i cybercriminali

Il grande fratello ha debuttato nelle nostre case nel 2000. Al tempo aveva lasciato incollati alla televisione milioni di italiani tutte le sere per tre mesi.

Da allora il concetto di Reality tv è entrato nel vocabolario di tutti i giorni e – nel bene o nel male – sappiamo tutti di cosa si tratta.

Ma sono pronto a scommettere che nessuno di noi vorrebbe vedere la propria vita di tutti i giorni all'interno della propria abitazione trasmessa in onda.

Ma è proprio quello che sta succedendo in Paesi come Singapore, il Canada, la Corea del sud e la Thailandia (e questi sono solo quelli di cui abbiamo notizie al momento, ma non è da escludere che ciò possa succedere anche "da noi").

Per contestualizzare, è bene tenere a mente come ci siano al momento circa 770 milioni di telecamere di sicurezza connesse alla Rete in tutto al mondo; se aggiungiamo gli altri dispositivi connessi a internet (da device come Alexa alle Smart Tv passando per tutti quei gadget che troviamo in vendita su Amazon e che hanno il prefisso smart- davanti al nome) arriviamo a quasi 30 miliardi.

E – anche se è vero che queste telecamere giocano un ruolo fondamentale nel monitoraggio dei nostri cari soprattutto se si tratta di bambini o anziani, ma anche dei nostri animali – sono al contempo un bersaglio "succulento" per i Criminal Hacker.

Soprattutto perché queste telecamere "smart" sono facilmente accessibili e "hackerabili".

Quello che sta succedendo nei Paesi citati sembra un brutto incubo. I Criminal Hacker hanno violato migliaia di telecamere di sicurezza installate all'interno delle abitazioni e hanno cominciato a registrare e a trasmettere in tempo reale tutto ciò che il "grande occhio" vede.

Secondo le autorità dei Paesi interessati, queste clip contenevano "di tutto", da coppie in atteggiamenti intimi a scene di vita quotidiana.

Sembra che al momento quasi 3 Terabyte di questi video non solo sono stati caricati in Rete, ma che le "dirette" vengano vendute in stile Netflix con abbonamenti da 150 dollari…

E potrebbe soltanto essere l'inizio… a quanto sembra, il gruppo responsabile di questo "grande fratello perverso" conta oltre 1000 affiliati in tutto il mondo…

E la notizia, per quanto "da far gelare il sangue" non dovrebbe neppure sorprenderci troppo. Da tempo infatti esistono siti web che trasmettono live telecamere e webcam non protette in tutto il mondo.

La novità in questo caso è che non si tratta di fonti "casuali" come potrebbe essere la telecamera di sicurezza di un supermercato, ma i Criminal Hacker offrono proprio "pacchetti" specifici per spiare le persone dentro casa…

Perchè è così semplice?

La domanda che sorge spontanea a questo punto è proprio "come mai è così semplice violare queste telecamere?"

Per rispondere dobbiamo pensare a come funzionano questi strumenti.

Semplice.

Compriamo una webcam o una Smart Security Cam – come quelle che si trovano a centinaia su Amazon – che una volta installate, ci permettono di controllare il garage o l'entrata di casa e che servono anche per monitorare i nostri bambini che si trovano in un'altra stanza o, perché no, in un'altra città o in un altro paese.

Basta soltanto collegarle, seguire le istruzioni per la modalità di avvio rapido e il gioco è fatto! Un gioiellino della tecnologia, un perfetto esempio del mondo 4.0 del futuro che ci permette di controllare tutto dal nostro Smartphone ovunque noi siamo!

Beh, non esattamente.

Il problema risiede proprio in questa facilità d'uso. Molti di noi, magari entusiasti per la possibilità di utilizzare immediatamente il dispositivo, non si preoccupano di cambiare la password di default o spesso neanche sanno che si possa fare (!) e che è altamente consigliato farlo.

Ciò vuol dire che, chiunque conosca l'indirizzo esatto della web e la password di default (della serie "1,2,3,4") può avere accesso ai dati privati dell'utente.

Come risalire all'indirizzo della webcam? Basta soltanto fare una ricerca specifica su Google (con dei comandi specifici, ma molto semplici) e saltano fuori migliaia di link a webcam online…

Da lì è un gioco da ragazzi per i Criminal Hacker.

Ovviamente il modo più sicuro per ovviare a questo problema è quello di in primis assicurarci che la password venga cambiata non appena installato il dispositivo.

Dobbiamo anche considerare attentamente da quale produttore stiamo acquistando la telecamera, se, per esempio, è stato protagonista in negativo di incidenti come quello descritto, o semplicemente se è fin troppo sconosciuto per poterci fidare.

Rimane comunque un punto fondamentale su cui magari soffermarci: forse la rapidità con cui abbiamo accettato questi dispositivi all'interno delle nostre case è stato un errore, soprattutto la leggerezza – parlando ad ampio spettro ovviamente – con cui li abbiamo resi parte della nostra quotidianità…

Le telecamere di sicurezza possono essere uno strumento utile, ma nulla è sicuro al 100%.

Non Abbassiamo la Guardia!

I più letti

avatar-icon

Pierguido Iezzi