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Tecnologia

Norme più severe per il controllo dell'età dei minori sui siti porno

L'Agcom ha approvato una delibera che, nel totale rispetto della privacy, mira a frenare gli accessi dei minori ai siti hard. Ed è solo l'inizio di una stretta che riguarderà in futuro altri ambiti

Nel mondo digitale in continua evoluzione, la protezione dei minori dai siti pornografici e da tutte le tipologie di contenuti e servizi che potrebbero rappresentare una minaccia, sono diventati temi centrali. Recentemente, l'Italia ha intrapreso passi significativi verso una maggiore protezione dei minori online, concentrandosi inizialmente sui siti a contenuto per adulti perché l’accesso a contenuti inappropriati può avere conseguenze devastanti sullo sviluppo e il benessere dei giovani, rendendo fondamentale l'adozione di misure efficaci per proteggerli soprattutto per quello che è il vero tallone di Achille di queste piattaforme: la verifica della maggiore età al momento dell'accesso.

La Delibera n. 61/24/CONS, approvata con il consenso del Garante della Privacy, ha stabilito un quadro normativo che richiede ai siti web e alle piattaforme di condivisione video di verificare l'età dei propri utenti, soprattutto se si tratta di contenuti pornografici. Queste disposizioni, conformi all'articolo 13-bis del decreto Caivano, mirano a creare un ambiente online più sicuro per i minori, riducendo il rischio che siano esposti a contenuti dannosi. Tuttavia, è essenziale che questa protezione non vada a scapito della privacy degli utenti. Pertanto, l'Agcom ha lavorato per garantire che le misure di verifica dell'età siano implementate nel rispetto della massima riservatezza dei dati personali.

La Delibera dell'Agcom nello specifico sottolinea l'importanza di garantire un livello adeguato di sicurezza per i minori online, riducendo al minimo la raccolta di dati personali e rispettando la massima riservatezza. Queste misure mirano a proteggere i più vulnerabili e a promuovere un uso responsabile e sicuro di Internet.

«In seguito all'emanazione del decreto Caivano, l'Agcom ha formulato una serie di regole destinate agli operatori con l'obiettivo di impedire l'accesso dei minori ai siti pornografici»-ci spiega il commissario dell'Agcom, Massimiliano Capitanio.

È previsto anche per altre piattaforme?

«Si aprirà in seguito un dibattito sulla possibile estensione di tali normative ad altri tipi di contenuti, come quelli relativi alla vendita di alcolici. Attualmente, ci troviamo nella fase iniziale della consultazione, durante la quale gli operatori del settore sono chiamati a esprimere il proprio parere su queste disposizioni».

Di che regole parliamo?

«È importante sottolineare che queste regole sono di natura tecnica, perché è evidente che l'accesso a un sito pornografico da solo non è sufficiente per verificare l'età dell'utente. Questo processo si svolge nel pieno rispetto della privacy dei dati sensibili, prevedendo una serie di procedure di sicurezza nella gestione dei dati. Inoltre, viene garantita la possibilità di presentare reclami nel caso in cui un adulto venga bloccato nel tentativo di accedere. Coloro che osteggiano queste regole lo fanno spesso per motivi legati a un business eccessivamente aggressivo o addirittura illegale».

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Linda Di Benedetto