C'è tanta intelligenza artificiale nel futuro di Google (e pure nel nostro)
Durante l'annuale Google I/O la compagnia ha svelato il suo primo smartphone pieghevole e un inedito tablet. A dominare la scena, però, sono i progressi di Gmail, Maps e tutte le app di Big G, rivoluzionate dall'arrivo dell'AI
Un mondo di intelligenza artificiale. È quello che ha in mente Google per il futuro prossimo, con l'anteprima a piccole dosi mostrata nel corso della Google I/O, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori, in cui Big G svela le novità in rampa di lancio a livello software e hardware. C'era attesa per scoprire il primo tablet e, ancor più, il primo smartphone pieghevole messi a punto a Mountain View, oltre al previsto Pixel 7a, quest'ultimo già disponibile in Italia a differenza degli altri due che molto difficilmente arriveranno nel nostro paese. I dispositivi sono stati lasciati però sullo sfondo, perché a Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet, la holding che controlla Google e tutti gli altri business della società, interessa soprattutto mantenere il dominio delle ricerche online, terreno estremamente redditizio che ha trasformato Google in un colosso senza eguali.
Chiamata a reagire dopo l'investimento da 10 miliardi di dollari in Open AI di Microsoft, che ha bruciato le tappe e lanciato la nuova versione del motore di ricerca Bing integrato con ChatGTP, Big G ha mostrato una lunga serie di funzionalità inedite che andranno a migliorare i suoi servizi più noti e utilizzati ogni giorno in tutto il mondo (6 di questi contano oltre 2 miliardi di utenti). Da Gmail a Foto fino a Maps, l'obiettivo è semplificare l'utilizzo dello strumento aggiungendo migliorie. Così scriveremo email digitando poche parole perché a completare il messaggio ci penserà l'intelligenza artificiale mediante la funzione Help me write, mentre quando non saremo soddisfatti di una foto cambieremo lo scatto, non solo eliminando soggetti ed effetti indesiderati, poiché con Magic Editor e l'AI generativa potremo aggiungere soggetti e variare gli sfondi a piacimento (il che diffonderà ulteriormente le immagini artificiali, rendendo sempre più labile il confine con gli scatti reali, ma questo è un problema di tutti i software che creano immagini).
Magic EditorGoogle
Molto comoda si prefigura la possibilità di seguire ogni segmento dei tragitti delineati su Maps, con l'unione di miliardi di immagini di Street View e immagini aeree a ricreare un mondo digitale: che si voglia guidare, pedalare o passeggiare, ogni spostamento sarà più semplice e veloce. A sperimentare per primo l'aggiornamento sarà chi si muove a Firenze e Venezia, due delle prima città europee in cui sarà disponibile nei prossimi mesi Immersive View for routes, insieme a Londra, Berlino, Dublino, Parigi e Amsterdam. L'intelligenza artificiale entrerà di prepotenza anche in tutte le app di Workspace al fine di aiutarci a organizzare, visualizzare e velocizzare presentazioni e calcoli, come pure arricchire le riunioni di gruppo con effetti personalizzati durante le videochiamate su Meet, ma anche nel generare immagini tramite prompt (le richieste testuali) di poche parole.
Nel rapido susseguirsi di annunci sul palco dello Shoreline Amphitheatre, a pochi passi dal Googleplex, il quartier generale di Google a Mountain View, molta attenzione è stata riposta in Bard, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Big G e basato su PaLM 2, modello linguistico con cui creare chatbot per generare testi, immagini e video, proprio come fatto da Open AI con ChatGPT e Dall-E 2. In procinto di arrivare in 180 paesi, perlopiù di lingua inglese anche se nell'elenco ci sono pure Corea del Sud e Giappone mentre non ci sono notizie su quando arriverà l'italiano (tenendo a mente che la compagnia dovrà probabilmente sistemare qualcosa in tema di dati e privacy per rispettare il GDPR ed essere utilizzabile in Europa), Bard ricalca il funzionamento di ChatGPT con la sostanziale differenza di poter pescare le risposte alle nostre richieste anche da internet, fornendo quindi risultati aggiornati in tempo reale e non limitati al passato come il chatbot sotto il controllo di Microsoft.
Smartphone e tabletGoogle
Ultimi, anche per importanza nell'ottica di Google, ecco smartphone e tablet griffati Big G. Grazie al processore Tensor G2 sviluppato in casa, tecnologie come il Face Unlock per lo sblocco, ricarica wireless, display da 6,1 pollici, la migliore ottimizzazione hardware-software per Android e un prezzo di 509 euro (che include anche gli auricolari Pixel Buds A-Series), il Pixel 7a si candida a essere il telefono più appetibile per la fascia media. Quanto al Pixel Fold, Google ha scelto di puntare sulla versione pesante, quella che si apre a libro per offrire uno schermo simile a un piccolo tablet. Da chiuso il display esterno Oled misura 5,8 pollici, quando si apre la superficie a disposizione si allarga fino a 7,6 pollici, in entrambi i casi con frequenza d'aggiornamento a 120 Hz, cui si aggiunge il consueto processore Tensor G2 e la doppia versione con 256/512 GB di memoria per archiviare documenti, foto e video. Come sempre quando si tratta di una primizia, anche Pixel Fold sarà disponibile in pochi mercati oltre quello americano (Germania e Regno Unito in Europa), con un prezzo che parte da 1.899 euro. Più a buon mercato, 499 dollari, è il Pixel Tablet, con lo schermo da 11 pollici protetto da un rivestimento in ceramica e l'inedito Charging Speaker Dock, che sfrutta l'attacco magnetico per fare da stand con altoparlante integrato e al contempo ricaricare la tavoletta.