Con Pixel 7 e 7 Pro Google è una alternativa reale a Samsung e Apple
Big G ha svelato due smartphone ricchi di nuove funzionalità e a prezzi invariati, che arrivano subito in Italia
Due smartphone e il primo smartwatch (che non vedremo per ora in Italia), con un'occhiata al tablet che arriverà il prossimo anno. Lo squillo di Big G nel mercato hardware arriva con Made by Google, l'appuntamento autunnale di scena a New York con cui l'azienda di Mountain View ha lanciato i suoi nuovi dispositivi. Di cui stavolta sapevamo già quasi tutto per le anticipazioni fornite dalla stessa Google, che ha voluto accendere i riflettori in particolare sui telefoni. Per quanto sia ancora piccola la quota di mercato nel settore, Google ha necessità di ampliare il raggio d'azione per andare oltre il motore di ricerca che nell'immaginario collettivo fa rima con l'azienda stessa. E come annunciato l'anno scorso, l'obiettivo è andare oltre i confini domestici, per questo a differenza di dodici mesi fa Pixel 7 e Pixel 7 Pro arrivano subito in Italia e in molti altri paesi.
Riconoscibili nel design e nella scocca in alluminio riciclato, ma anche per la fascia sul retro che racchiude la fotocamera posteriore e si caratterizza per la tinta diversa dalla colore del dispositivo, i due smartphone condividono alcuni elementi principali e si discostano per altri fattori primari. La differenza nelle dimensioni risalta subito, con il Pixel Pro che monta uno schermo da 6,7 pollici con frequenza d'aggiornamento a 120 Hz e la versione standard che si ferma a 6,3 pollici e refresh rate a 90 Hz. Identico è invece il processore Tensor G2, che sfrutta il sistema di machine learning e il riconoscimento vocale di Google. Un passo significativo perché in questo modo il telefono riesce a comprendere meglio il linguaggio e la dettatura, agevolando una serie di funzioni pratiche per l'utilizzo quotidiano, oltre a velocizzare i passaggi per lanciare le varie applicazioni.
Diversa è la batteria a bordo: sul Pixel 7 Pro ce n'è una da 5000 mAh, con quella del Pixel 7 che arriva a 4355 mAh. Per entrambi Google offre indicazioni generiche di un'autonomia oltre le 24 ore e la certezza della ricarica rapida (anche se con il ciclo 0-50% in 30 minuti non è tra le più rapide del mercato), quella wireless e la possibilità di ricaricare altri dispositivi, sempre in modalità wireless. C'è differenza anche per Ram e memoria interna e le conseguenti configurazioni: 8 GB e doppia opzione storage 128/256 GB per il più piccolo della casa, mentre Pixel 7 Pro ha 12 GB di Ram e triplo taglio di memoria 128/256/512 GB.
Simile è il comparto fotografico, con la camera principale da 50 megapixel con stabilizzazione ottica ed elettronica dell'immagine e campo visivo di 82 gradi. Uguale è pure la lente ultra-grandangolare da 12 MP, con Pixel 7 Pro che si discosta per il teleobiettivo da 48 MP con zoom dottico 5x e zoom digitale che arriva fino a 30x. Il jolly che si gioca Google per la fotocamera rispetto agli altri Android è l'integrazione hardware-software che gli permette di integrare funzionalità uniche e in parte curiose. Al di là di Macro Focus per scatti da una distanza di appena 3 centimetri, a intrigare è Foto Nitida che tramite l'intelligenza artificiale consente di intervenire per migliorare immagini sfocate, anche se scattate in precedenza, rimuovendo appunto ciò che non soddisfa. E nell'ottica di offrire servizi per tutti, Google ha pensato a Inquadratura guidata che facilita i selfie per non vedenti e ipovedenti, sfruttando una guida audio e feedback tattili.
In arrivo con Android 13 e la promessa di cinque anni di aggiornamenti per le patch di sicurezza, aspetto in cui i Pixel dovrebbero primeggiare grazie al chip Titan M2 a protezione dei dati, tra le funzionalità innovative legate ai software AI c'è Chiamata Nitida, che dovrebbe ridurre al minimo i suoni di vento, traffico e altri elementi di disturbo per offrire un ascolto limpido a prescindere dai luoghi in cui si trova l'interlocutore. Interessante da sapere e da testare sul campo. Detto del richiamo ad Apple per sottolineare che Google la chiamata automatica di emergenza in caso di incidente l'ha introdotta tre anni fa, tra le buone notizie per chi vuole mettere le mani sui nuovi Pixel c'è il prezzo, invariato rispetto allo scorso anno.
Disponibile in grigio verde, bianco ghiaccio e nero ossidana, Pixel 7 Pro parte da 899 euro e sale a 999 euro per il taglio da 256 GB, mentre sul negozio online italiano di Google non c'è traccia della versione da 512 GB. Pixel 7, in arrivo negli stessi colori con l'eccezione del verde cedro al posto del grigio verde, si prende a 649 euro nella variante da 128 GB di storage e servono cento euro in più per il modello che raddoppia la memoria interna. Gli smartphone si possono già ordinare e le vendite iniziano il 13 ottobre. Secondo i rumors che arrivano dall'oriente, Google avrebbe prenotato più di 8 milioni di nuovi modelli, un numero molto superiore al passato (27,6 milioni sono secondo IDC i Pixel venduti in assoluto da Big G dal 2016 a oggi), che dimostra la volontà di investire sul comparto e crescere con l'obiettivo - in un futuro lontano - di intromettersi nel duopolio Samsung-Apple.