La rinascita di Motorola passa dai «pieghevoli»
Colori vivaci, schermo esterno generoso e l'IA di Google caratterizzano Razr 50 e 50 Ultra, i due nuovi smartphone con la piega di un brand in costante crescita. In arrivo anche Moto Tag, il localizzatore per tenere sotto controllo gli oggetti personali
Dimensioni, stile e colori. Sembra un salto nel passato, parlando di smartphone nell'era dell'intelligenza artificiale generativa, invece è la linea su cui ha puntato Motorola per far risplendere un brand ancora molto amato del mondo occidentale. Dopo aver inventato il cellulare, la casa statunitense (ma dal 2014 Motorola Mobility è sotto la proprietà di Lenovo) prova a indicare la nuova via per i foldable, i telefoni con la piega che gli stanno regalando soddisfazioni, specialmente negli Stati Uniti. Lì gli smartphone pieghevoli hanno triplicato le vendite nel corso dell'ultimo anno, con Motorola a trainare il gruppo grazie a una quota di mercato del 75% (secondo quanto dichiarato dalla stessa compagnia, in attesa della risposta Samsung, che mostrerà i nuovi Z Fold e Z Flip il 10 giugno a Parigi, e che comunque nel complesso detiene una quota superiore al 50% del mercato globale). Al di là delle cifre, l'impennata delle azioni è evidente anche in Europa, in particolare in Italia, dove Motorola è diventata il terzo brand Android ed è sempre più presente sugli scaffali dei negozi specializzati con un ventaglio di proposte diverse per tipologie e prezzo.
Dopo l'arrivo dei top di gamma della famiglia Edge 50, con l'Ultra a spiccare in termini di stile ed esclusiva grazie alla sua cover posteriore in legno, ora è il turno della gamma Razr 50 Ultra, con due modelli a rinnovare i fasti di una linea che ha fatto la storia della telefonia a distanza di venti anni. Pur senza rinunciare alla star del momento, cioè all'intelligenza artificiale generativa che sta arrivando su ogni telefono, anche se le funzionalità davvero utili sono per ora poche, Motorola conferma la preferenza dell'estetica sui muscoli, perché l'inseparabile smartphone resta anche e soprattutto un oggetto bello da avere e da mostrare agli altri. “I nostri pieghevoli sono come una spider, non il top a livello strettamente tecnologico ma il massimo del godimento quando li guardi e li utilizzi”. La metafora di Carlo Barlocco, manager di grande esperienza e direttore generale di Motorola Italia aiuta a capire il punto di partenza e il traguardo che insegue il brand. Chi guarda alla potenza e non vuole scendere a compromessi continuerà a guardare altrove, chi invece mira a un dispositivo in grado di combinare efficacia e buon gusto può trovare nel catalogo Motorola la soluzione alla ricerca.
Pensato per agevolare l'utilizzo dell'utente medio, che secondo le ricerche dell'azienda usa lo schermo esterno per circa 75 minuti al giorno, Razr 50 Ultra si presenta con un display secondario pOLED da 4 pollici, il più grande della categoria, che è stato ampliato rispetto al modello precedente (era 3,6 pollici). Copione identico Razr 50, che guadagna uno schermo esterno da 3,6 pollici, rispetto alla vecchia generazione da 1,5 pollici. Le dimensioni maggiori consentono di accedere in modo diretto all'app di Gemini, l'IA di Google più avanzata, e anche a Google Foto, in modo da poter gestire visualizzazioni, modifiche e condivisioni di scatti e video, senza dover aprire il telefono. Per sfruttare la superficie esterna, inoltre, Motorola ha creato pannelli a scorrimento per app popolari come Spotify e per partner come Bose, che ha il suo widget per la gestione di auricolari e cuffie che indossa l'utente. In tema di personalizzazioni, Motorola permette di portare sul telefono il tessuto dei propri abiti, con la funzionalità Style Sync che soddisferà i desiderata dei fashion addicted; c’è poi una suite di sfondi ad hoc per il display esterno, oppure la possibilità di ricavare immagine da un prompt testuale mediata Magic Canvas.
È ormai noto che gli smartphone pieghevoli non possono competere con i modelli tradizionali per la qualità di scatti, dall'altro lato hanno però l'esclusiva di una forma che permette di sfruttare il dispositivo per effetti altrimenti inediti. Sollevando a metà la scocca anteriore per creare un angolo di 90 gradi, il telefono entra automaticamente in modalità registrazione. Pizzicando il display, invece, si passa da un pannello all'altro, mentre con la funzionalità Photobooth si ottiene un collage con quattro immagini in pose diverse, da condividere con gli amici. La fotocamera posteriore è una delle differenze tra i due Razr, che condividono l'obiettivo principale da 50 megapixel e si diversificano per il secondario: un tele ottico 2X per ottimizzare i ritratti sull'Ultra, una ultra grandangolare con modalità macro sul fratello minore. Identico il display quando si apre il telefono, con uno schermo da 6,9 pollici protetto dal vetro Corning Gorilla Glass Victus (il più resistente in commercio), l'Ultra viaggia più veloce grazie al processore Snapdragon 8s Gen 3 (nell'altro caso c'è un chip Mediatek Dimensity 7300X), ma Razr 50 conta su una batteria più capiente (4200 mAh contro 4.000 mAh), con ricarica rapida da 45W tramite l'alimentatore incluso in confezione (ancora per poco, perché con il Regolamento per il caricabatterie unico l'Europa imporrà a breve l'esclusione).
In attesa delle funzionalità di Moto AI che amplieranno le possibilità d'uso del dispositivo tra sintesi di notizie, trascrizione e riassunti dei dialoghi, la coppia Razr arriva in tante colorazioni vivaci. Razr 50 Ultra è già disponibile nella versione 12+512 GB a 1.199 euro in Midnight Blue, Spring Green e Peach Fuzz, colore Pantone 2024, con il ritorno del Pink Peacock in omaggio all'indimenticato Razr V3. Per chi acquista entro fine luglio, compresi nel prezzo gli auricolari Moto Buds+ e la riparazione gratuita del display valida per un anno. Beach Sand, Koala Grey e Spritz Orange sono le tonalità di Razr 50, disponibile da luglio al prezzo di 899,99 euro. Costi in linea con il mercato ma con una pecca: i tre anni di aggiornamenti del sistema operativo e i quattro a livello di sicurezza sono diventati insufficienti di fronte a competitor che assicurano maggiore longevità dei terminali, con sette anni di aggiornamenti garantiti. Qui Motorola è chiamata a fare meglio e a farlo in fretta.
Non solo top di gamma, perché il volume di vendite si fa anche e soprattutto con opzioni più abbordabili. Per questo Motorola ha annunciato anche G85, smartphone di fascia medio-bassa con un profilo in parte sopra la media, come dimostrano la fotocamera principale era 50 megapixel con sensore Sony e stabilizzazione ottica dell’immagine, i 12GB di Ram e la batteria da 5.000 mAh dura a morire. Per 349 euro è una soluzione da considerare in caso di budget ridotto.
Per ampliare l'ecosistema di prodotti, infine, Motorola ha introdotto Moto Tag, localizzatore Bluetooth utile per non perdere di vista oggetti personali, come portafogli, valigie o chiavi. Alternativa Android agli Air Tag di Apple, usa la rete Trova il mio dispositivo di Google e la tecnologia Ultra Wideband per indicare la posizione con precisione e basso margine di errore. Resistente a polvere e acqua, con autonomia della batteria che sfiora la durata annuale, Moto Tag sarà disponibile a fine luglio a 39,90 euro.