Smartphone, il mercato torna a crescere dopo un biennio di crisi
Vendite in aumento del 4% su scala globale, Samsung resta il primo produttore al mondo davanti ad Apple. Xiaomi cresce più di tutti, mentre Motorola, Honor e Huawei sono in scia della top 5
L’attesa inversione di marcia è arrivata, perché dopo due anni di sofferenza in seguito al boom durante la pandemia, il mercato degli smartphone è tornato a crescere. Sorridono quasi tutti, perché le vendite su scala globale dell’anno appena concluso hanno registrato un rialzo del 4%. A favorire il segno positivo è stata in particolare la crescita avvenuta in Europa, Cina e America Latina. A rivelare i dati è stato l’ultimo report di Counterpoint Research, che evidenzia come in vetta sia cambiato poco o nulla. Samsung resta il primo produttore al mondo, alle sue spalle c’è Apple e a completare il podio è Xiaomi. Posizioni cristallizzate ma stagione molto diversa per i tre marchi, perché i coreani hanno trovato un’ottima accoglienza per il top di gamma S24 (nei suoi tre modelli) e nei dispositivi della serie A, caratterizzati da equilibrio e convenienza nel rapporto prestazioni-prezzo. Samsung cresce su base annuale dell’1%, mentre come quota di mercato continua a guardare tutti dall’alto con il 19% del mercato globale (nonostante il -1% rispetto al 2023).
Apple resta stabile in seconda piazza, anche se qualcosa è cambiato tra gli acquirenti di iPhone. Sono diminuite le vendite dei modelli standard, mentre la richiesta è stata maggiore per i modelli Pro (in Cina sono più del 50%, quando nel 2023 erano meno del 40%). Un trend che consente all’azienda di Cupertino di continuare ad aumentare i profitti, nonostante il -2% in confronto all’anno scorso. Guardando alla quota di mercato, si assottiglia la distanza tra Apple (18%) e Xiaomi (14%), perché la compagnia di Pechino fa segnare l’impennata più netta, con vendite cresciute del 12%. Merito di una migliore organizzazione della proposta, ottimizzata per far risaltare i punti forti dei top di gamma, senza dimenticare il successo di SU7, la prima auto elettrica targata Xiaomi.
Al quarto posto c’è Oppo, che ha mantenuto una quota mondiale dell’8% (in cui è inclusa anche OnePlus), anche se ha venduto meno dell’anno precedente (-8%), prima della ripresa registrata a fine anno grazie a Find X8 Pro, il cameraphone che ha segnato il ritorno in Europa della migliore serie del brand. A chiudere la top 5 è Vivo, marchio poco visibile nei Paesi europei ma tra i più popolari in mercati strategici come Cina e India. L’enorme volume di questi Paesi spiega la crescita delle vendite (+9%) e l’8% di quota sul mercato globale. Dietro i primi cinque, gli stessi del 2023, si stanno facendo strada vecchi e nuovi brand di riferimento, come Motorola, Honor e Huawei, che hanno registrato aumenti di vendite più nette dei competitor che li precedono. Guardando a presente e futuro, il 2025 sarà un altro anno positivo per i produttori, perché gli analisti prevedono un incremento del fatturato complessivo dell’8%. A spingere gli utenti verso gli acquisti sarà soprattutto l’intelligenza artificiale generativa, con cui abbiamo iniziato a interagire l’anno scorso. Oltre che sui top di gamma, quest’anno la GenAI sarà a bordo di un sempre più ampio numero di smartphone della fascia media, tanto che entro il 2028 si stima che 9 telefoni su 10 saranno caratterizzati dalle funzionalità IA.