Salario minimo italia
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Pd e M5S sui loro social snobbano il salario minimo

I partiti non sponsorizzano in alcun modo la petizione online condivisa sui loro social. Una scelta discutibile e per certi versi controproducente in termini di risultato e clamore mediatico

Neanche un euro, che fosse uno, è stato investito fino a oggi dai partiti politici che sostengono l’introduzione del salario minimo a 9 euro per legge.

È pari a zero, infatti, la spesa che le quattro maggiori formazioni sostenitrici della petizione online, così come quella dei rispettivi leader e dei segretari, potevano sostenere e che non hanno fatto per aumentare la portata virale dei post social pubblicati in questi giorni sugli account social Facebook e Instagram. Una scelta discutibile e per certi versi controproducente considerando che la campagna è tutta destinata alla dimensione digitale e la raccolta delle firme avviene, almeno per il momento, solo tramite la piattaforma.

Eppure, per incrementare la visibilità dei post pubblicati in ordine sparso sulle pagine e gli account dei politici di centro-sinistra, poteva essere sufficiente destinare alla campagna solo qualchemigliaio di euro. Nulla più. Una somma quindi molto contenuta rispetto ad altre forme di pubblicità politica. Sulla campagna del salario minimo, invece, paradossalmente, l’investimento è nullo. Se, al contrario, si fosse deciso di investirci qualche euro si poteva ottenere un duplice risultato: da un lato, avere decisamente molte più firme digitali e dall’altro guadagnare in un periodo di bassa polarizzazione l’attenzione digitale dei follower verso una battaglia politica.

Del resto, partititi e leader politici sono oramai convinti della necessità di dover costantemente sostenere dei costi per far crescere l’audience dei loro contenuti social e per raggiungere una platea di utenti sempre crescente. Azione, il partito di Carlo Calenda, ad esempio ha attualmente attiva una campagna social sponsorizzata per il tesseramento, mentre il cartello Verdi e Sinistra Italiana che tra luglio e agosto ha investito su sette campagne non ha speso ancora un euro per la raccolta delle firme, così come a zero è la spesa del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle.

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Domenico Giordano