Telemarketing selvaggio, la soluzione è vietare i contratti al telefono
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Telemarketing selvaggio, la soluzione è vietare i contratti al telefono

In Spagna il governo sta per emanare una legge che obbliga a sottoscrivere l'accordo recandosi in un punto fisico. Un modo per risolvere un problema che disturba i consumatori e lascia impuniti i truffatori

Il Registro delle Opposizioni è stato un fragoroso fallimento perché non ha minimamente intaccato il telemarketing selvaggio, diventato un disturbo costante per decine di milioni di persone. Che sia il telefono di casa o lo smartphone, le chiamate indesiderate continuano come pure i tentativi di truffare i destinatari più sbadati. A fronte del crescente disagio, la soluzione che potrebbe risolvere la grana arriva dalla Spagna, dove si guarda alla possibilità di vietare di sottoscrivere contratti via telefono. Un modo netto ed efficace per tagliare il problema alla radice, con buona pace dei call center che rispettano le norme ma sono traditi nella credibilità e nelle maledizioni che ricevono da chi si spaccia per operatori di fantomatiche compagnie per cercare di ingannare chi è dall'altra parte della cornetta.

La diffusione del fenomeno deriva da un duplice limite di natura tecnico e sanzionatorio. Da una parte c'è l'anonimato permesso dalle reti telefoniche, che consente ai truffatori di sfruttare numeri casuali (talvolta anche già intestati ad altri individui) per bypassare il filtro spam ed entrare in contatto con il bersaglio prescelto. Un modo per aggirare le norme che rende vano qualsiasi denuncia e assicura impunibilità ai colpevoli. Dall'altro lato c’è il ritardo delle sanzioni, che scontano il tempo necessario per compiere un'indagine e colpire chi non rispetta le regole, finendo per arrivare tardi, cadendo spesso nel vuoto.

Ben venga, allora, il ritorno al passato, con gli accordi siglati in un negozio o ufficio, guardandosi negli occhi con chi sta dall'altra parte. Stanco in particolare per gli abusi commessi nel campo dell'energia elettrica, secondo El Pais, su richiesta della Commissione nazionale dei mercati e della concorrenza, il Ministero per la Transizione Ecologica ha inserito nella proposta di Regolamento Generale sulle Forniture e i Contratti lo stop agli accordi telefonici. Che rimarranno fruibili solo per i consumatori che lo chiedono in maniera esplicita, a patto di registrare la chiamata, riportando tutti i dati dell'offerta. Il provvedimento prevede che si può avviare la sottoscrizione al telefono, ma solo recandosi in un punto vendita fisico si potrà concludere l'accordo.

Una soluzione valida per bloccare chi tenta di raggirare le persone, che andrà a penalizzare coloro che invece si muovono entro le norme. Questi ultimi potrebbero, comunque, continuare a lavorare sia con gli utenti che desiderano concludere l'operazione via telefono, sia fornendo assistenza su disservizi e richieste specifiche. L'importante è che anche l'Italia si muova nella stessa direzione, con una legge da imitare che metterebbe d'accordo tutti.

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Alessio Caprodossi