Alessandro Egger: "Dopo Pechino Express, sogno Hollywood"
Intervista al modello e attore, concorrente dell'adventure game di Rai 2 al via il 13 settembre. Alessandro Egger partecipa con la mamma Cristina
Per il grande pubblico è un volto esordiente, per gli addetti ai lavori nel mondo della moda è invece una granitica certezza. Alessandro Egger ha 26 anni e una valigia piena di sogni da realizzare: ancora minorenne già recitava nella serie tv per ragazzi The band, poi ha fatto qualche incursione nel cast di Un medico in famiglia e partecipato a diversi spot pubblicitari. Ma è sulle passerelle che si è imposto come una vera star: oggi sfila per i brand più importanti – da Versace a Dolce & Gabbana – ed è uno dei top model più richiesti. In coppia con sua mamma, la pr milanese Cristina Vittoria Egger Bertotti, è uno dei concorrenti di Pechino Express 6, al via su Rai 2 il 13 settembre, e a Panorama.it ha raccontato come ha vissuto l’adventure game e quali sono i suoi prossimo ambiziosi obiettivi.
Alessandro, perché hanno scelto proprio te e tua mamma per partecipare a Pechino Express 6?
Perché siamo una coppia esplosiva e quando ci hanno visto assieme hanno notato la sincerità e la chimica: siamo diversi da tutti gli altri. Poi, io sono stato scoperto televisivamente da Magnolia (la casa di produzione, ndr): ho mantenuto i contatti e se mi hanno contattato forse credono in me.
Cos’avete di diverso dalle altre coppie?
Siamo dinamici, imprevedibili, esplosivi. C’è una complicità difficile da trovare, siamo molto amici oltre che mamma e figlio. E poi siamo pronti a tutto.
È vero che l’hai trascinata al provino e lei c’è venuta controvoglia?
Ha accettato di fare il provino solo perché Emanuele Filiberto di Savoia, che è un suo amico, gli ha parlato per programma. Poi, quando siamo stati scelti, sono cominciate le preoccupazioni: abbiamo una vita molto impegnata, lei ha due figli piccoli, ha 48 anni e alcune dinamiche, come il caldo e lo sforzo fisico, le facevamo un po’ paura.
Tu perché hai voluto partecipare? Per visibilità?
Forse in maniera inconscia sì. Ma non mi interessa la fama fine a se stessa: mi piaceva l’idea di raccontarmi in maniera inedita, senza filtri. E poi avevo voglia di passare del tempo con mia mamma, lontano da tutti: è stato rischioso, ma ci siamo riusciti, vivendo il gioco e senza filtri.
Stefano Gabbana, per il quale hai sfilato molte volte, come ha commentato la tua partecipazione?
Ancora non ne abbiamo parlato ma penso che sarà contento: lui e Domenico Dolce non seguono molto la tv, ma so che mi sosterranno. Così come hanno fatto in Versace.
Invece l’interazione con le altre coppie com’è stata? Con chi avete legato di più?
Non mi sono esposto con nessuno, a essere sinceri. Se mi devo aprire lo faccio nel privato, non davanti alle telecamere. Nella fase prima della partenza in molti cercano di carpire informazioni, di fare gli amiconi: a me piace rispettare tutti, essere educato, ma senza fare il teatrino per farmi vedere. Non m’interessava.
Insomma, la competizione ha preso il sopravvento…
In quel contesto è difficile capirsi: sono tutti in difesa, tutti pensano al gioco. Il resto è secondario.
Nemmeno nel dopo programma ti sei aperto?
Dopo sì, in particolare con Francesco Arca e Rocco Giusti. Sono persone belle e molto sensibili, anche oltre le telecamere.
Di Costantino della Gherardesca che idea ti sei fatto, invece?
Costantino è stata una bella scoperta e gli ho scritto qualche giorno fa per dirglielo. È una persona vera, non nasconde le sue insicurezze, dice quello che pensa e ha il coraggio di togliersi la maschera. Cosa che poche persone fanno in questo ambiente.
La cosa che più ti ha colpito di questo gioco televisivo?
Il ruolo determinante che ha la fortuna: puoi essere il più forte e il più preparato ma non basta, perché il passaggio giusto, il traffico, la pioggia e mille altre variabili cambiano tutto. L’imprevedibilità è totale, non sai mai cosa ti potrà succedere.
Il sogno più grande che conti di realizzare dopo Pechino Express?
Il mio desiderio è quello di recitare. A Venezia, dove ho fatto molti incontri durante il Festival del cinema, mi hanno fatto capire che potrei avere le carte giuste per tentare una carriera sul grande schermo: il mio sogno è arrivare a Hollywood, recitare mettendomi in gioco, trasformandomi anche fisicamente, se necessario, con intensità e forza fisica. Quel mix di lotta, sofferenza ed emozioni mi galvanizzano.
Moda, cinema, produzione. Il prossimo obiettivo?
La musica. Uscirà un mio pezzo in inglese e vorrei scrivere un libro, al quale sto già lavorando. Ho collaborato alla produzione dei video musicali di Rocco Hunt e Gué Pequeno poi a breve usciranno i nuovi episodi della serie tv Monica Chef. Mi piace sfogare la creatività su tutti i fronti e coltivare le mie passioni.