Andrea Pucci: "Che divertimento il mio Big Show"
Il comico debutta alla conduzione dell'one man show di Italia 1, dal 27 settembre: al suo fianco, Katia Folesa. Simona Ventura e Nicola Savino ospiti
Musica live, ospiti, interviste irriverenti, monologhi e sketch comici. Sono questi gli ingredienti di Big Show, il nuovo programma di Italia 1, adattamento nostrano di uno degli one man show più fortunati della Bbc. Al timone delle quattro puntate, in onda dal Teatro Manzoni di Milano, c’è Andrea Pucci, che debutta così alla conduzione, affiancato dalla collega Katia Follesa. Sarà proprio il comico a coinvolgere il pubblico fino a farlo diventare una parte essenziale dello show, che può contare su una nutrita pattuglia di ospiti famosi. A cominciare da Simona Ventura e Federica Pellegrini, passando per Nicola Savino, Nina Zilli e Francesco Gabbani. Ecco cos’ha raccontato a Panorama.it Pucci a poche ore dal debutto.
Andrea, Italia 1 scommette su di te e ti “promuove” conduttore di Big Show. Come hai reagito quando te l’hanno chiesto?
Con un misto di felicità e responsabilità. Sento il peso di questo passaggio alla conduzione perché la rete crede molto in questo programma: per questo io e tutta la squadra lo abbiamo fatto con il massimo impegno e ci lavoriamo da maggio.
Sarà dunque un Pucci completamente inedito?
In parte sì, anche se ho chiesto di non snaturalizzarmi: io sono sempre il Pucci che la gente ha conosciuto in questi anni e per questo non rinuncerò ai miei monologhi. Realizzare Big Show è stata un’emozione continua.
La parte più difficile del programma?
Non sapere il risultato finale e quanto verrà apprezzato dal pubblico. Se va male mi apro una pizzeria (dice ridendo).
Com’è stato passare alla conduzione?
È stato bello ed è un ruolo che mi piace, soprattutto perché sono riuscito a non essere niente di diverso da quello che sono sempre. E ti dirò che c’ho preso gusto con la conduzione.
Dunque ora punti dritti a Sanremo?
Sanremo mai. La mia ambizione è fare un film mio da protagonista: ho già scritto la sceneggiatura, ce l’ho nel cassetto
Tra i momenti più intensi di Big Show c’è Unexpected Star: una persona comune ma dotata di un particolare talento, verrà convocata in teatro con una scusa e si esibirà sul palco.
Diamo una possibilità a persone dal talento inaspettato. Grazie alla complicità dei familiari li abbiamo fatti esibire al centro della scena: il risultato è qualcosa di emozionante, tanto che più volte mi sono commosso. Ecco, il pubblico scoprirà il mio lato più sensibile.
Sembra quasi un mini talent show questa rubrica. A proposito, lo faresti il giudice in un talent?
Giudice sì, mentre se fossi agli esordi della mia carriera non farei il concorrente. Sono troppo legato alla mia lunga gavetta: ho lottato in tutte le maniere per fare il cabaret, ho vissuto momenti cupi ma sono stato molto determinato e ci sono riuscito.
L’altro momento che rischia di essere un cult è Send to All: gli ospiti vip delle quattro puntate sbloccheranno e ti consegneranno il loro smartphone. Ce n’è stato qualcuno più reticente?
No, sono stati tutti allo scherzo, nonostante la mia irruenza. Non si ricordavano di alcune cose che avevano sul telefono, ma il gioco è talmente divertente che si sono prestati. Nessuno ha avuto problemi e nemmeno io li avrei: al massimo troverebbero foto di mia figlia, della mia compagna, di mia moglie e ovviamente dell’Inter.
Com’è stato lavorare con Katia Folesa?
Bellissimo, è una presenza essenziale. Katia è un’amica e una grande professionista e se ci sarà mai una seconda edizione di Big Show voglio rifarla con lei.
Lunedì scorso intanto sei stato ospite al Grande Fratello Vip, per uno scherzo al tuo amico Gianluca Impastato. Ti hanno mai chiesto di fare il concorrente?
No, ma in ogni caso non accetterei. È un bel programma ma preferisco guardarlo che farlo. Ma ti dirò che mi sono emozionato entrando nella Casa: li ho visti spaesati, non vedevano l’ora di avere un contatto con l’esterno. Ci vuole un forte equilibrio per stare lì dentro.