Braccialetti Rossi 3: la ricetta per la felicità
Rompere gli schemi, seguire il proprio istinto. Non aver paura di non fare ciò che gli altri si aspettano da noi. E continuare a sperare.
Vale convoca i Braccialetti per vedere insieme l'eclissi, come avrebbe voluto Nina. I Braccialetti si riuniscono sempre nei momenti difficili. E mentre il ricordo di Nina sembra renderli tristi, unito alla preoccupazione per Bobo sotto i ferri, la piccola Flam cambia tutto: si toglie le bende e, in una scena delicatissima, tocca tutti per riconoscerli al tatto. Alla fine, quando tutti ormai pensano che sia rimasta cieca, tocca il viso del suo amico Chicco e dice: " E questo è il faccione del mio Chicco. Proprio come me lo immaginavo". Ancora una volta dalla disperazione alla speranza fino alla felicità, in un'alternanza infinita che è propria della vita.
Mentre Bobo si riprende, il racconto ritorna su Leo: il leader sta male e sembra non aver più speranze. Anche la Lisandri non trova possibilità per continuare la lotta e pare accettare il destino ormai segnato del ragazzo.
Ma la forza di Leo stupisce ancora: il suo coraggio e la sua voglia di vivere contro ogni previsione continuano a farlo andare avanti. A reagire e a portare a termine le cose che si è prefissato.
Scopre infatti, grazie a delle lettere della madre, che il generale è suo nonno che non ha mai approvato il matrimonio della figlia. Per questo non ha più voluto avere rapporti con lei e ha rispedito, senza pietà, tutte le lettere da lei inviate, senza neanche aprirle.
Leo decide dunque di risolvere a modo suo la situazione: con l'istinto e la rabbia, affronta il nonno e gli getta sul tavolo le lettere che non ha mai letto. Piene d'amore e di speranza (della madre) di poter rivedere il padre e presentargli i suoi nipotini. "Avresti dovuto leggerle anni fa. Ora è troppo tardi". E gliele lascia lì, per fargli capire quanto sia stato un "padre senza cuore".
Da lì corre da suo padre per dargli la forza di rincominciare a vivere. Il Leader ci ha abituato così: le cose, anche le peggiori, vanno affronate reagendo. Non ci si può rinchiudere dentro se stessi, ma bisogna aprire il cuore agli altri e alla vita. Altrimenti si perde già in partenza.
E proprio per questo Leo chiede alla Lisandri di operarlo. Sa che ha solo l'1% di possibilità di sopravvivere ma... "Non voglio aspettare di morire piano piano. Io ho bisogno di una speranza anche se piccolissima, come un granello di sabbia. Devo tenerla qui nella mia mano. Altrimenti sono già morto".
Cris incontra Carola per raccontarle ciò che ha deciso di fare (ovvero chiedere a Leo di sposarla): "Io ho sempre fatto le scelte giuste e tutto quello che altri si aspettavano da me. Ma non sono felice. Io invidio questa tua pazzia", dice Carola alla sorella. E le assicura il suo appoggio.
Speranza, amore, disperazione, amicizia: un vortice di sentimenti avvolge la puntata per culminare nella scena finale dove Cris dice a Leo di volerlo sposare prima dell'operazione: "Se la morte ti vuole prendere, io ti prenderò prima".
Un inno alla vita che sprona ad assaporarne ogni minuto, e che si ritrova anche negli occhi di Flam che riesce finalmente ad "abbracciare tutto il mondo, anche quello che non tocco o che non sento”. E che si emoziona per aver visto una coccinella.
In questo, forse, è racchiusa l'essenza della felicità.