Don Matteo: i 5 motivi del clamoroso successo
Il prete umbro dall'intuito imbattibile continua a macinare grandi ascolti
Continua a macinare grandi numeri la decima edizione di Don Matteo. Dopo l'esordio boom della prima puntata - seguita da 9 milioni e mezzo di spettatori - da quattro settimane consecutive la serie con Terence Hill vince nettamente la sfida degli ascolti e si conferma imbattibile, tanto da registrare ieri una media di 7,2 milioni e riuscire a superare il 28% di share. Ma qual è il segreto del successo? Quali sono gli ingredienti che hanno trasformato la fiction di Rai 1 in un vero cult trasversale? Ecco perché il prete più celebre della tivù non invecchia mai.
La credibilità di Terence Hill
Terence Hill e Nino Frassica Video Rai.tvLa tonaca in tivù continua a esercitare un indiscutibile fascino. Da Padre Brown (interpretato negli anni '70 da Renato Rascel) in poi, è lunga la lista dei preti da fiction che hanno conquistato il pubblico televisivo. Ma la deriva ultra pop di Don Matteo è in gran parte merito di Terence Hill, un vero re Mida delle serie italiane, considerato anche il successo clamoroso di Un passo dal cielo. "Il segreto della serie? Il mito di Terence Hill, che ha una credibilità che lo fa amare dal pubblico. Lui non è mai sceso a patti con la banalità. La sua presenza è indubbiamente un grande traino", hanno confermato in una recente intervista ad Avvenire Luca e Matilde Bernabei, produttori della serie attraverso la Lux Vide.
La forza dei personaggi
Terence Hill con gli "abitanti" della canonica, ovvero Natalina e Pippo, Laura, giovane ragazza madre, con la piccola Ester, e Tomas Ansa/Ufficio StampaUn altro dei punti di forza della fiction è senza dubbio la "famiglia allargata", composta dai protagonisti storici che ruotano attorno alla canonica e alla vita di Don Matteo. Come la strepitosa perpetua Natalina (Nathalie Guetta), Pippo, Laura, la giovane ragazza madre, con la piccola Ester, e Tomas. E poi ancora il capitano Giulio Tommasi (Simone Montedoro) e il maresciallo Cecchini, ovvero lo straordinario Nino Frassica, tutti personaggi diventati dei punti di riferimento per il pubblico: le loro storie inevitabilmente s'intrecciano con quelle delle new entry e con i casi affrontati in ogni puntata.
La costruzione della puntata
La "scena degli scacchi"Video Rai.tvLa costruzione di ogni puntata segue dei punti fissi, snodi fondamentali diventati una certezza per i telespettatori. A svelarli ci pensa Mario Ruggeri, lo sceneggiatore della serie di Rai 1, intervistato questa settimana da Sorrisi e Canzoni. Semplificando, si parte con il teaser, la scena di apertura in cui viene svelato un omicidio o un caso da risolvere, poi si passa all'inizio dell'indagine affidata ai Carabinieri: a quel punto s’individua un possibile colpevole e Don Matteo viene coinvolto nell'inchiesta anche per via del suo intuito fine e dei suoi gesti atletici (come inforcare la bici per trovare il vero colpevole). Il punto di svolta? L'immancabile "scena degli scacchi" tra il prete umbro e il maresciallo Cecchini (Nino Frassica), durante la quale emergono dubbi che portano a un punto di svolta che conduce inevitabilmente a scoprire il vero colpevole.
Le storie ispirate alla realtà
Don Matteo 10 collabora spesso alla indagini dei Carabinieri, diretti dal Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) e dal Capitano Giulio Tommasi (Simone Montedoro) Ansa/Ufficio StampaSempre a cavallo tra il giallo e la commedia, tutto nella costruzione di Don Matteo appare semplice, invece ci vogliono quasi due anni di lavoro per la realizzazione di una stagione, che coinvolge quasi duecento persone. E sono i casi ispirati alla realtà e all'attualità - dalla violenza sulle donne al traffico di minori - un altro elemento chiave della sceneggiatura, che pesca spesso nei fatti di cronaca. "La realtà è spesso più fantasiosa della fiction", racconta lo sceneggiatore Mario Ruggeri. Altri spunti arrivano poi dalle serie straniere e dai vecchi film gialli: basta un'idea per lavorare alla costruzione di una puntata.
Un fiction "trasversale"
Terence Hill, protagonista della serie tv Don MatteoSilvia MoraraMa come si spiega il boom degli ascolti? Una chiave di lettura del successo la si scopre leggendo i dati Auditel e le fasce di pubblico: in tanti pensano che Don Matteo sia guardata soprattutto da un pubblico anziano, ma analizzando i numeri si scopre che la fiction è vista dal 30% del target dei giovani a 14 anni - un fascia commercialmente molto ambita, che Rai 1 difficilmente riesce ad intercettare con altri programmi - riunendo così tutta la famiglia davanti alla tv.