Gordon Ramsay, il nuovo shocooking è in prigione
Si chiama "Ramsay: chef dietro le sbarre" ed è in onda su Real Time il martedì
Lo abbiamo visto chef spietato in Hell's Kitchen, Don Chicotte di cause perse in Cucine da incubo, giudice imparziale in Masterchef Usa, dietro ai fornelli con Cucina con Ramsay e persino avventuriero sfortunato in Hotel da incubo. Gordon Ramsey in tv è più versatile della salsa bernese e più presente del prezzemolo sul risotto e continua a sperimentare le mille possibili declinazioni di showcooking. Nonostante la quantità di programmi nei quali compare, lo chef scozzese non ne ha ancora abbastanza e dalla pentola tira fuori una nuova idea per declinare il concetto di cucina in tv. La sua ultima fatica ha debuttato su Real Time e si chiama Ramsay: chef dietro le sbarre (ogni martedì alle 23.05).
Nel format il pluristellato cuoco entra nel penitenziario di Brixton, a sud di Londra con l'intento di insegnare ad ex borseggiatori, ladri, spacciatori e ricettatori l'arte della buona cucina.
Una sorta di ri-educazione al lavoro che passa attraverso la preparazione del cibo. Il progetto di Gordon è quello di creare una brigata di 12 uomini che, a fine pena, possano aprire il Bad Boy's Bakery per lavorare e stare alla larga dai guai.
Il progetto, sulla carta, potrebbe funzionare, ma Ramsay si troverà davanti a persone che non hanno mai fritto un uovo e che i coltelli li hanno maneggiati con ben altri scopi.
Riuscirà il carismatico chef a rimettere sulla retta via i galeotti? Per avere la risposta bisogna aspettare la fine delle puntate anche per capire se la comunità di Brixton sarà pronta ad accogliere un simile progetto.